Nicola Rullo
Niente botti di Capodanno per Nicola Rullo, noto come “‘o nfamone”, il capo indiscusso del clan Contini, latitante da otto mesi.
E’ stato catturato ieri sera ad Alicante, nel Sud-Est della Spagna, dove è stato arrestato dalle forze dell’ordine italiane con il supporto della polizia spagnola.
Rullo, il capo del clan Contini, è ora detenuto in un carcere spagnolo in attesa di un’udienza riguardante la richiesta di estradizione presentata dalle autorità italiane. L’udienza è programmata per oggi, e secondo indiscrezioni riportate dal “Roma”, Rullo, difeso dall’avvocato Domenico Dello Iacono, sembra non opporsi alla richiesta di essere riconsegnato alle autorità giudiziarie italiane.
Questo arresto segna la fine di una breve parentesi di libertà per Rullo, che era tornato in libertà a luglio dell’anno scorso dopo anni di detenzione. La sua liberazione era stata ottenuta grazie a un considerevole sconto di pena concesso dalla Corte d’appello di Napoli, in seguito alle argomentazioni difensive dell’avvocato Dello Iacono. Inizialmente condannato a dieci anni di reclusione, Rullo aveva visto la sua pena ridotta a soli due anni e otto mesi.
Dopo il rilascio, Rullo aveva trascorso tre anni e mezzo in custodia cautelare, ma alla fine di ottobre dello scorso anno, quando gli è stata inflitta una pena aggiuntiva di quattro anni di reclusione, è fuggito. Si era trasferito nel basso Casertano prima di prendere la via della Spagna.
La sua latitanza è giunta al termine quando i carabinieri, seguendo i movimenti di alcuni suoi parenti, sono riusciti a rintracciarlo e ad arrestarlo ieri sera. I Carabinieri, grazie ad una mirata e complessa attività tecnica coordinata dalla Procura di Napoli, sono riusciti a seguire gli spostamenti dei familiari, che hanno consentito di ricostruire e documentare la sua rete relazionale e le sue abitudini.
Grazie al continuo scambio informativo con la polizia spagnola, i Carabinieri e l’Udyco hanno così scovato Rullo presso un noto resort ad Alicante dove il 53enne si era rifugiato da almeno 20 giorni per sfuggire alla cattura.
L’uomo dovrà scontare 4 anni, 2 mesi e 8 giorni di reclusione per associazione di tipo mafioso. Il 53enne è ora in carcere in attesa del provvedimento di estradizione.
La storia di Rullo presenta analogie con un precedente arresto nel 2017, quando era stato catturato mentre attendeva la sentenza d’appello per estorsione aggravata, evadendo successivamente prima della conferma della condanna a dieci anni di reclusione.
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