Il Tribunale di Napoli ha condannato l’Inail a indennizzare il ferroviere Sergio Mattera, sopravvissuto a un cancro al colon dovuto all’esposizione all’amianto nelle ferrovie.
Mattera, nato e residente a Napoli, ha lavorato come macchinista per le Ferrovie dello Stato per 35 anni, prima a Milano e poi a Napoli. Durante il suo lavoro, è stato esposto all’amianto, materiale cancerogeno, presente nei locomotori e nei rivestimenti dei mezzi di trazione.
La sentenza del Tribunale di Napoli riconosce che l’esposizione all’amianto ha causato il cancro al colon di Mattera. Per questo motivo, l’Inail dovrà corrispondergli una rendita mensile di 1.000 euro per il resto della sua vita, oltre agli arretrati per circa 100.000 euro.
L’Osservatorio Nazionale Amianto, che ha seguito la vicenda, ha annunciato che presenterà ora una richiesta di risarcimento alle Ferrovie dello Stato.
“Mattera può ritenersi fortunato perché i suoi colleghi, vittime dell’amianto, sono quasi tutti deceduti”, ha commentato il presidente dell’Osservatorio, l’avvocato Ezio Bonanni. “È incomprensibile il motivo per cui l’Inail e le stesse Ferrovie dello Stato si ostinino a negare i diritti delle vittime, costringendole a lunghe azioni giudiziarie”.
La sentenza del Tribunale di Napoli è un importante precedente per le altre vittime di amianto che hanno lavorato nelle ferrovie.
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