Allestita ad Amalfi una suggestiva scultura in occasione della prima Assemblea nazionale dei Paesaggi Rurali di Interesse Storico.
Si intitola “Premonizione d’Amore” (in giapponese Koi No Yokan) ed è un’opera con cui Amalfi intende omaggiare l’agricoltura storica ed eroica. Ma più in particolare la doppia anima della Costiera a cui l’antica repubblica marinara dà il nome. Ovvero quelle contadina e marinara che si fondono in binomio inscindibile. Porta la firma del maestro Andrea Roggi ed è stata allestita all’ingresso della città in occasione della della prima Assemblea nazionale dei Paesaggi Rurali di Interesse Storico organizzata in collaborazione con l’Amministrazione Comunale, guidata dal sindaco Daniele Milano, e in programma proprio ad Amalfi dal 17 al 19 novembre 2023 con l’intento di sensibilizzare le istituzioni a vario livello sulle principali sfide e sulle minacce che l’agricoltura storica si trova ad affrontare in questo momento storico per reclamare azioni concrete volte al mantenimento, alla tutela e alla promozione di tali paesaggi che vantano un riconoscimento Masaf.
Amalfi, spalancata sul mare come un anfiteatro naturale fatto di case e terrazzamenti aggrappati alla roccia, racconta al turismo internazionale che per dieci mesi l’anno ospita nel suo dedalo di vicoli e strade a gradoni, la sua doppia vocazione di città marinara e rurale.
Uno status che trova la sua sintesi nella scultura “Premonizione d’Amore” del Maestro Roggi, un’opera che è il frutto di una riflessione intorno al tempo. Le radici corrispondono al passato giacché esse traggono nutrimento dalla terra, ossia da ciò che esiste prima di noi, come la cultura e la tradizione. Il tronco corrisponde al presente ed assume tratti antropomorfi dal momento che è l’unico segmento esistenziale entro il quale possiamo agire. Non basta semplicemente agire, tuttavia, sembra comunicarci il Maestro Roggi: dobbiamo agire con amore. Per questo il tronco è costituito da due individui immortalati in un abbraccio appassionato. Infine, i rami, i quali spuntano dal tronco come relativa e naturale prosecuzione, rappresentano il futuro, ossia l’effetto dell’incontro fra passato e presente. Essi sono carichi di frutti, giacché i valori e l’educazione ricevuti in passato, coniugati con le azioni dettate dall’amore operate nel presente, determinano un futuro virtuoso, positivo.
L’opera, posizionata in questi giorni all’imbocco del Lungomare dei Cavalieri, resterà ad Amalfi fino alla prossima primavera quando è in programma l’installazione di nuove sculture del maestro Andrea Roggi che daranno vita a una più ampia mostra programmata dalla consigliera delegata alla Cultura, Enza Cobalto, in collaborazione con la Galleria Ravagnan di Venezia che ad Amalfi ha curato l’allestimento dei viaggiatori di Catalano, opere monumentali che, fino allo scorso 5 novembre, hanno riscosso grande successo soprattutto tra le decine di migliaia di turisti ospitati in città.
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