La rassegna curata da Pino Miraglia giunge all’VIII edizione.
Dal 18 novembre, Sala Assoli – per vocazione casa di diversi linguaggi visivi – presenta l’VIII edizione de Il sabato della fotografia, format di successo curato da Pino Miraglia, che fino al 31 maggio propone incontri, mostre, proiezioni, workshop e presentazione di libri dedicati al linguaggio fotografico (a ingresso libero). In programma, tanti nomi prestigiosi della fotografia italiana come Dino Fracchia, Paola Agosti, Irene Alison, Sofiya Chotyrbok, Tano D’Amico, Fiorenzo De Marinis, Fabio Donato, Gianni Fiorito, Stephanie Gengotti, Luciano Romano, Mario Spada.
“Il titolo della nuova edizione è Un passo indietro, perché si vuole raccontare i momenti topici della nostra storia attraverso la memoria visiva dell’archivio fotografico di importanti e incisivi fotografi italiani – spiega Pino Miraglia. Cultura e controcultura in Italia negli anni Settanta, la Napoli del post terremoto, diritti e identità delle donne: sono solo alcuni dei focus che il pubblico potrà seguire attraverso contenuti visivi trasversali. In questo Millennio, in cui l’informazione si confonde con la mistificazione, in un’era in cui sembra che guerra sia ancora l’unica soluzione possibile, e dove una serie di conquiste civili e sociali si stanno mettendo in discussione, penso che ci sia l’esigenza di fare un passo indietro, analizzare, discutere e riappropriarci della nostra recente storia”.
Ad inaugurare l’VIII edizione, sarà la mostra Dino Fracchia fotoreporter – Società e controcultura nelle immagini di Dino Fracchia (1975/1995). Si parte col vernissage in programma sabato 18 novembre alle ore 10.30 (e ancora alle 18.30); si prosegue alle 11.30 col focus dedicato al fotoreporter milanese e alle 12.15 si chiude con il film Sbatti il mostro in prima pagina di Marco Bellocchio.
Attivo incessantemente dal 1974, Dino Fracchia ha raccontato con acume i cambiamenti politici e sociali dell’Italia e i grandi mutamenti avvenuti oltreconfine. Il suo sguardo comincia a narrare gli anni ‘70, partendo da Milano, una delle città da cui si sono originate gran parte delle rivoluzioni giovanili che hanno affermato la controcultura opposta alla narrazione politica, storica e sociale di tradizione patriarcale. Il fotoreporter milanese ci restituisce l’umore di quel decennio a Milano e non solo: il suo occhio cattura le grandi assemblee e proteste operaie della Fiat e dell’Alfa Romeo; le battaglie per il divorzio e l’aborto; i cambiamenti determinati dalla rivoluzione Basaglia; le azioni spontanee degli asili popolari, la controinformazione di Radio Popolare e Re Nudo; il sostegno degli intellettuali di sinistra al cambiamento in atto.
Il Sabato della Fotografia conferma inoltre l’attenzione verso le giovani generazioni di autori, con la sezione Ricognizioni. Sono previsti laboratori, workshop e incontri dedicati al mercato della fotografia d’autore e vintage.
Anche quest’anno, la rassegna darà spazio alla didattica fotografica: il SISF (Società Italiana per lo Studio della Fotografia) propone un laboratorio/seminario di 4 giorni sul fotogiornalismo; mentre Movimenti per la fotografia rivolge l’attenzione al mondo della scuola con un laboratorio dedicato alla “Convenzione Internazionale sui diritti dell’infanzia” (della quale ricorre il 35° anniversario), finalizzata alla rappresentazione e produzione fotografica e grafica di alcuni articoli fondamentali della convenzione.
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