Il gruppo di pusher capace di fare 100 consegne al giorni, guidato dalla famiglia Romano, e legato al clan della Vinella Grassi, aveva organizzato un sistema di spaccio efficiente e capillare, che funzionava come un delivery.
Un addetto alla ricezione degli ordini rispondeva a telefono, mentre gli altri, a bordo di scooter, si occupavano di consegnare la droga a domicilio.
La droga, principalmente cocaina, veniva venduta a Secondigliano, San Carlo Arena, Vasto, Arenaccia, Poggioreale, e sconfinava anche a Casoria e Casavatore.
Tra gli arrestati figurano: Salvatore Romano, 50 anni, ex contrabbandiere detto “Totore Marlboro”considerato il capo dell’organizzazione; Daniele Romano, 28 anni, figlio di Salvatore; Giuseppina Esposito, moglie di Romano; Antonio Russo, 35 anni e Cristoforo Alfano di 59anni. Indagati a piede libero invece Giancarlo Di Giorgio, 29 anni;
Rosario Fiorentino, 32 anni e Antonio Esposito di 27 anni.
Le indagini, coordinate dalla procura di Napoli Nord, sono partite nel 2021, a seguito dell’arresto di Antonio Russo per droga.
Gli investigatori hanno intercettato le conversazioni telefoniche dei membri dell’organizzazione, dai quali è emerso il sistema di spaccio.
In una conversazione, -come riporta Il Roma-Salvatore Romano afferma: “Senz’offesa, stamm a vint ann (stiamo da 20 anni, ndr) e mettimm o’… mmocc a tutt quant a livell e’ cocaina”.
In un’altra occasione, Daniele Romano chiede ad Antonio Russo: “Ma quante chiamate tieni ancora?”, cui l’altro risponde: “Sette”.
Queste conversazioni, insieme ad altre prove, hanno portato all’arresto dei cinque.I cinque arrestati sono attesi oggi per l’interrogatorio di garanzia davanti al gip.
(nella foto da sinistra Salvatore Romano, la moglie Giuseppina Esposito, il figlio Daniele Romano, Cristofaro Alfano e Antonio Russo)
Articolo pubblicato il giorno 7 Novembre 2023 - 06:59