La comunità di Cellole è sconvolta dall’omicidio di Pietro Caprio, un insegnante di educazione fisica di 58 anni.
Il cadavere dell’uomo è stato trovato carbonizzato in un’auto in via Pietre Bianche a Baia Domizia, in provincia di Caserta. Secondo le prime ricostruzioni, Caprio è stato ucciso e poi il suo corpo è stato dato alle fiamme. L’auto in cui è stato trovato il corpo è intestata alla madre di Caprio, un’ottantatreenne di Cellole.
I carabinieri da ieri stanno setacciando la sua vita privata, i rapporti, le amicizie, eventuali contrasti con. persone del luogo. Stanno interrogando i familiari e gli amici e soprattutto stanno analizzando sia il suo telefono sia il suo computer.
E’ probabile che l’uomo avesse un appuntamento con qualcuno che poi si è rivelata un a trappola mortale. Forse è entrato inconsapevolmente in contrasto con qualcuno oppure ha visto qualcosa di illegale e chi lo ha incontrato gli ha chiesto di tacere e ricevendo una risposta negativa ha deciso di ucciderlo iun quel modo barbaro per eliminare le tracce.
Potrebbe aver visto qualcosa di illegale e gli hanno chiesto di tacere
Ma si tratta solo di alcune delle piste investigative sulle quali stanno lavorando i carabinieri.
Caprio era un uomo rispettato e stimato nella sua comunità. Era un insegnante appassionato e un volontario attivo. Era anche un padre di due figli. Caprio gestiva una cooperativa di assistenza bagnanti e svolgeva attività di volontariato in varie associazioni culturali e sociali.
Le indagini sono ancora in corso, ma gli inquirenti non escludono l’ipotesi di un omicidio premeditato.Il sindaco di Cellole, Guido Di Leone, ha annullato la cerimonia per la Giornata dell’Unità Nazionale in segno di lutto.
La morte di Pietro Caprio è un evento tragico che ha sconvolto la comunità di Cellole. Le indagini sono ancora in corso, ma gli inquirenti sperano di poter presto trovare i responsabili di questo omicidio.
Articolo pubblicato il giorno 5 Novembre 2023 - 10:58 / di Cronache della Campania