Ci sono i racconti e i verbali di ben sette pentiti che inchiodano i due clan sgominati ieri da un’operazione congiunta di carabinieri e polizia nei comuni vesuviani e che ha portato 14 persone in carcere.
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I collaboratori di giustizia Cristiano Piezzo, Daniele Baselice, Fortunato Piezzo, Massimo Pelliccia, Tommaso Schisa, Rosario Rolletta e Emanuele Palmieri tutti legati ai clan Mazzarella e De Luca Bossa Minichini Schisa di San Giovanni a Teduccio e Ponticelli hanno svelato i retroscena e la genesi dello scontro tra i clan di Roberto De Bernardo legato ai Mazzarella e quello di Roberto D’Ambrosio legato ai rivali.
I camorristi originari dei quartieri di Napoli Est si erano spostati negli anni socrsi nei vicini comuni vesuviani di Cercola, sant’Anastasia e Somma Vesuviana e approfittando del vuoto di potere creatisi con gli arresti di Giovanni DโAvino โโo bersagliereโ, Eugenio DโAtri e Nicola Zucaro e i decessi di Gennaro De Bernardo e Vincenzo De Bernardo โโo piselloโ, (padre del nuovo boss Roberto arrestato ieri) ucciso lโ11 novembre 2015 nellโambito della guerra con i Sibillo di Forcella.
ย I clan De Bernardo e D’Ambrosio aveva approfittato del vuoto di potere nell’area vesuviana
Roberto De Bernardo, insieme con il cugino Daniele Baselice, oggi collaboratore di giustizia, con lo stabile supporto operativo di diversi sodali e lโavallo degli alleati Mazzarella di San Giovanni a Teduccio, in particolare Salvatore Basile e Gaetano Gemei (che non risultano indagati) avrebbe conquistato il predominio tra Somma Vesuviana e SantโAnastasia, soprattutto nella gestione dei traffici di sostanze stupefacenti.
Dalle indagini, รจ emerso che a partire dal 2017 i De Bernardo si sono spostati nella sola Somma Vesuviana. E nel frattempo il gruppo DโAmbrosio conquistava spazi a Sant’Anastasiaย grazie allโappoggio dei referenti legati alla cosca De Luca Bossa-Schisa-Minichini, di cui il ras Roberto era giร capozona a Cercola. Anche su questo versante lโattivitร illecita principale รจ stata il traffico di droga, ma senza disdegnare le estorsioni.
Il ruolo di Fatima Tubelli nella gestione della cassa del clan D’Ambrosio
Dai riscontri investigativi e dai racconti dei pentiti รจ emerso che il ruolo di Fatima Tubelli moglie di Fiorentino Eduardo mammoliti, arrestato ieri. La donna infatti gestiva i soldi dello spaccio e pagava gli affiliati. La 31enne sarebbe stata la cassiera del clan DโAmbrosio: custodiva gli incassi del traffico di droga facendoli confluire nella cassa comune e poi pagando lo stipendio agli affiliati e alle famiglie dei detenuti.
(nella foto i due boss in guerra Roberto D’Ambrosio e Roberto De Bernardo)
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Articolo pubblicato il giorno 29 Novembre 2023 - 07:51