Gollini: 6,5. Come l’anno scorso, risponde presente quando chiamato in causa, anche in caso di imprevisti.Bel riflesso su Cambiaghi a fine primo tempo, attento anche su tutte le altre conclusioni che arrivano dalle sue parti, anche se non è costretto a miracoli.
Che non servono nemmeno sull’eurogol imprendibile di Kovalenko al 90′.Incolpevole.
Di Lorenzo: 5,5. Spento e molto stanco, in diverse situazioni.
L’intesa con Politano ci sarebbe, ma dura poco: colpa anche del calo generale della squadra e dello stesso esterno con il numero 21, che bene comunque aveva fatto nei primi minuti.Difensivamente l’Empoli insidia molto sulle fasce.
Rrahmani: 5,5. All’8′ ci prova dalla lunga distanza, il tiro finisce altissimo.
L’Empoli spinge tanto per vie centrali, nella prima parte di gara però Caputo e compagni creano poco e nulla anche grazie alla buona prestazione della difesa.Nella ripresa mostra qualche debolezza in più da quel punto di vista.
Ostigard: 5. Cancellieri si fa insidioso più volte dalle sue parti, ma per sua fortuna il giovane attaccante dell’Empoli non è preciso nella prima parte di gara.
Qualche errore di leggerezza e soprattutto una marcatura troppo scialba che contribuisce anche a lasciare tutto solo Kovalenko, che con un gol meraviglioso ammutolisce il Maradona.
Olivera: 5,5. Spinta a tutta fascia nella prima parte di gara e buon contributo offensivo, con 3 passaggi chiave.Un grande calo poi nella seconda parte di gara che favorisce i tanti inserimenti dell’Empoli, che spinge tanto sulla sua fascia.
Cala anche il suo rendimento e il suo apporto in avanti (dall’84’ Mario Rui: sv).
Anguissa: 5,5. Bene di testa al 13′ in quella che è l’occasione più pericolosa della prima parte di gara.Copre tante zone di campo, ma anche oggi il calo è evidente e sono tanti i passaggi sbagliati.
Ma non solo: perde tanti contrasti, anche banali, confermando una preoccupante involuzione sotto Garcia (dal 71′ Cajuste: sv).
Lobotka: 5,5. Il centrocampo è praticamente una responsabilità tutta sua, in un ruolo che continua ad essere molto particolare: non più gestione e rotazione del pallone, ma anche tanto lavoro di fisico (non una sua dote particolare) e di sacrificio, in ripiegamento difensivo.Per questo va spesso e volentieri in affanno.
Politano: 6. Sempre il più propositivo dell’attacco azzurro, è lui a creare la prima occasione rientrando e calciando con il sinistro, costringendo Berisha alla risposta in tuffo.
Nella prima mezz’ora dà la sensazione di essere l’unico a creare problemi partendo dalla sua fascia.Nella ripresa cala, sfinito, e rischia anche tanto perdendo qualche pallone sanguinoso (dal 71′ Lindstrom: sv).
Raspadori: 5. Mezz’ora di nulla in un ruolo che cambia per l’ennesima volta, oggi alle spalle di Simeone nonostante le belle prestazioni degli ultimi tempi.
Prova a dare la scossa solo nel finale di tempo con un paio di conclusioni per niente pericolose dalle parti di Berisha.Con il passare dei minuti esce ancora di più dalla gara.
Elmas: 5,5. Primo tempo opaco, crea veramente poco dalle sue parti e non calcia mai verso la porta.
L’unico lampo ad inizio ripresa: rientra sul destro e calcia dal limite, ma la conclusione è facilmente bloccata da Berisha.Niente di particolarmente insidioso per la difesa avversaria, che chiude attentamente le sue iniziative (dal 54′ Zielinski: 5,5).
Simeone: 5,5. Un solo tiro in 54′, il tentativo difficile di tap-in dopo il colpo di testa di Anguissa.
Per il resto occasioni non ne crea, anche perché il Napoli stesso fa fatica a trovarlo con il sistema di gioco rivoluzionato da Garcia.L’highlight della sua partita, dunque, è il gol annullato in netta posizione di fuorigioco poco prima della mezz’ora (dal 54′ Kvaratskhelia: 5,5).
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