Cronaca di Napoli

Da Napoli un piano per bimbi orfani dopo femminicidio

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“Abbiamo un progetto molto importante e innovativo, non vogliamo un percorso che consumi soldi ma non apra un percorso agli orfani di femminicidio, da bimbi fino ai 21 anni che perdono la mamma per omicidio e spesso anche il papà perché ha commesso il delitto e si suicida o passa tanti anni in carcere”.

Così Fedele Salvatore, presidente della Coop Irene 95, parla della giornata di oggi a Napoli che è stata da loro dedicata ai 72 orfani di femminicidio in Campania dal 2010 a oggi, in un’Italia meridionale in cui sono stati individuati 305 orfani totali di femminicidio. La Coop Irene 95 sta lavorando sui traumi di questi orfani e ha avviato una forte collaborazione con i carabinieri e i magistrati presenti al forum di oggi.

“Stiamo stabilendo insieme – spiega Fedele Salvatore – una procedura per l’accompagnamento degli orfani di omicidi. Perché è di fondamentale importanza il lavoro in sinergia delle istituzioni Il nostro progetto è iniziato 2 anni fa e continuerà ancora per 2 anni, ma spero che non finisca mai, perché vorremmo consegnare alla società una strada definitiva in cui lo Stato si occupi dei ragazzi. Noi oggi stiamo seguendo direttamente 26 giovani sia sui percorsi psicoterapeutici, sia attraverso delle doti educative, ma anche opportunità di reinserimento nella vita sociale e di socializzazione come le attività sportive e le attività culturali”.

Percorsi di grande valore in un momento che già in un adolescente senza traumi familiari è fatta di difficoltà personali e che diventa spesso enorme in chi ha vissuto tragedie familiari: “Lavoriamo – spiega Salvatore – su cosa c’è nella testa di un’adolescente che cresce da ragazzino diventando adulto ma viene improvvisamente traumatizzato. E’ un problema molto serio e che non abbiamo ancora capito fino in fondo nella società che spesso non affronta in modo adeguato questo trauma. Spesso non c’è stato nessuno che ha saputo dirgli in maniera adeguata cosa accaduto ai genitori e non c’è stato nessuno che ha saputo curarlo in nel modo giusto nel periodo di crescita”


Articolo pubblicato il giorno 16 Novembre 2023 - 18:55

A. Carlino

Collaboratore di lunga data di Cronache della Campania Da sempre attento osservatore della società e degli eventi. Segue la cronaca nera. Ha collaborato con diverse redazioni.

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A. Carlino

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