Il Tribunale del Riesame di Salerno ha accolto l’appello della Procura salernitana contro l’ordinanza del gip di rigetto della richiesta di misura cautelare nei confronti di S.D., 37enne indiano ritenuto responsabile dell’omicidio di un connazionale avvenuto a inizio 2022 a Contursi Terme. Accogliendo l’appello, il Tribunale del Riesame di Salerno ha disposto la custodia cautelare in carcere, misura non eseguibile pendendo i termini per la sua eventuale impugnazione davanti alla Corte di Cassazione.
Le indagini coordinate dalla Procura di Salerno hanno preso le mosse dal ritrovamento, l’8 febbraio 2022, di resti umani in una zona rurale di Contursi Terme, in località Palomonte, in un campo incolto non lontano dalla strada provinciale 10/A. La vittima, prima di essere uccisa, era stata brutalmente percossa, numerose infatti erano le fratture riscontrate al setto nasale, alla mandibola, alla tibia destra, quindi sventrata e decapitata.
Il deceduto è stato identificato, tramite analisi genetiche compiute sui reperti di dna, in Gurinder Singh, bracciante agricolo di origini indiane, regolarmente soggiornante in Italia dal 2011 e trasferitosi in Campania nell’agosto del 2021, quando era stato assunto da una azienda bufalina distante qualche chilometro dal punto del ritrovamento del cadavere. Secondo quanto ricostruito dalle indagini, Singh sarebbe stato ucciso a seguito di contrasti personali sorti con l’indagato.
I due abitavano in un piccolo prefabbricato di pochi mq messo a disposizione dalla datrice di lavoro. All’identificazione di S.D. quale sospetto autore dell’omicidio si è arrivati all’esito di accertamenti compiuti dalla polizia scientifica, che hanno consentito di trovare tracce di sangue, compatibili con il profilo genetico della vittima, all’interno dell’auto dell’indagato, su alcuni suoi indumenti, e infine all’interno del prefabbricato stesso, che, dopo la scomparsa della vittima, era stato abitato in via esclusiva dal 37enne.
Il gip ha però evidenziato lacune nelle investigazioni quali, in particolare, il mancato utilizzo della tecnica del “Bloodstain Pattern Analysis” (ovvero dell’analisi scientifica delle traiettorie degli schizzi di sangue), e aveva ritenuto non sufficienti le tracce ematiche. Il Riesame, ritenendo in particolare “altamente sintomatica” la circostanza della partenza dell’indagato, avvenuta all’improvviso, con biglietto aereo per un volo intercontinentale comprato poche ore prima del viaggio, senza alcun preavviso, e senza che venisse registrato alcun bagaglio, è pervenuto a conclusioni opposte a quelle del gip.
Articolo pubblicato il giorno 3 Novembre 2023 - 10:01