Il femminicidio è il risultato ultimo ed estremo di una cultura che non accetta un rapporto paritario uomo donna e quest’ultima è vista come un oggetto di piacere, il cui possesso non è in discussione e resta intoccabile nel tempo.
La posizione della donna si è trasformata negli ultimi decenni ed ha raggiunto ed in alcuni casi superato l’uomo dal punto di vista economico, sessuale e quindi sociale. Il cosiddetto sesso forte alcune volte non accetta tale situazione, vuol far regredire la posizione della donna evitare che sviluppi una sua vita autonoma al di fuori delle mura domestiche, temendo di perdere il potere, di restare solo e di essere lasciato allorché la donna trova un compagno migliore con il quale dividere la realtà quotidiana.
Come reagisce di fronte a questa realtà inaspettata e per lui umiliante! La sua stessa debolezza lo spinge in un crescendo, molte volte sottovalutato, a comportamenti sempre più minacciosi ed aggressivi sino a che sentendosi vittima ingiustificata da sfogo alla violenza più crudele e disumana.
La società deve farsi carico di queste situazioni aiutando la donna e dando ad essa la possibilità di accusare pubblicamente i mariti, i compagni difendendola proteggendola nella sua libertà di espressione e comportamento.
Non si torna indietro all’oscurantismo, ma bisogna procedere tutti insieme verso un progresso civile da cui trarre un giovamento collettivo.
Annamaria Arcone
Articolo pubblicato il giorno 16 Novembre 2023 - 17:21