“Era una bravissima ragazza, una studentessa scrupolosa, precisa e attenta. Ha sempre fatto tutto quello che era richiesto. Si fermava per fare domande, rispettava le scadenze”. A ricordare Giulia Cecchettin, in un’intervista a La Stampa, è Silvia Todros, la docente di Meccaniche dei materiali, con cui la ragazza uccisa aveva preparato la tesi di laurea.
La professoressa non aveva mai notato titubanze anzi, sottolinea di Giulia, “aveva rispettato tutte le scadenze intermedie. Ha fatto ogni passaggio in maniera puntuale. Era determinata. Ci teneva”. Poi ricostruisce l’ultima volta che si sono sentite: “Era sabato 11 novembre. Proprio quel sabato”.
“Il giorno in cui – lo abbiamo saputo successivamente – è stata uccisa. Alle 17.15 mi ha mandato la versione finale della tesi, con tutte le correzioni che le avevo chiesto di fare. Le ho risposto lunedì mattina: andava tutto bene. Poteva caricare il Pdf sul server dell’Ateneo. Solo qualche ora più tardi ho scoperto della denuncia di scomparsa e delle ricerche in corso”.
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