E’ atteso nelle prossime ore, o nel corso della giornata di domani, il parere dell’Oberlandesgericht di Naumburg, il Tribunale regionale superiore, circa l’estrazione di Filippo Turetta, il ventiduenne studente veneto accusato di avere ucciso volontariamente l’ex fidanzata Giulia Cecchettin.
Turetta, arrestato sabato sera dalla polizia tedesca mentre si trovava sull’autostrada A9 nei pressi di Lipsia in Germania dopo una fuga di circa mille chilometri, ha trascorso la prima notte nel carcere di Halle (Saale).
Turetta e’ assistito dall’avvocato tedesco Dimitar Krassa con studio in Maybachstrasse. Nel corso dell’udienza di ieri di convalida dell’arresto su mandato europeo, Turetta si e’ detto favorevole all’estradizione in Italia. I tempi dovrebbero essere brevi ma non immediati.
Il papà di Filippo ha incontrato i parenti di Giulia
Durante la fiaccolata di ieri sera il papà di Filippo Turetta, Nicola, ha avvicinato due parenti di Giulia Cecchettin esponendogli il proprio cordoglio e turbamento. All’incontro ha assistito il legale di Filippo, Emanuele Compagno, che lo ha riferito oggi.
“Il padre di Filippo ha partecipato con me alla fiaccolata e in quell’occasione ha avvinato alcuni parenti di Giulia. Un incontro privo di formalismi – racconta – che dimostra ancora la vota la grande dignità dimostrata in questa vicenda dalle due famiglie, tutto si è svolto nel rispetto reciproco, così come nei giorni precedenti ed anche dopo il ritrovamento di Giulia”.
Articolo pubblicato il giorno 20 Novembre 2023 - 15:14