Nascosto nell’ano, aveva un telefono cellulare per introdurlo illegalmente in carcere dove faceva rientro dopo un lavoro esterno, ma è stato scoperto dagli agenti della Polizia Penitenziaria.
E’ andata male a un detenuto dell’istituto penitenziario minorile di Airola. A darne notizia è il Sindacato Autonomo Polizia Penitenziaria (Sappe).
Soddisfatti del risultato di vigilanza si sono detti Sabatino De Rosa e Donato Capece, rispettivamente vice coordinatore regionale per il Settore minorile della Campania e segretario generale del Sappe che definisce quello di Airola “un vero ‘carcere di frontiera’ per le critiche condizioni operative e strutturali in cui versa”.
Il carcere di Airola è al centro dell’attenzione da alcuni giorni.
Articolo pubblicato il giorno 16 Novembre 2023 - 19:52