Un mix di esperienze musicali, fra elettronica e folk attraversando ballate irlandesi, tarantelle, pizziche: è il percorso che l’artista napoletano Mario Fasciano ha proposta ieri sera al complesso museale Donnaregina.
E’ stato un successo di pubblico e molto apprezzato il concerto ‘Ballate d’oltremare’, del musicista napoletano Mario Fasciano al Museo Diocesano di Napoli.
E’ stata anche l’occasione anche per lanciare il disco con lo stesso titolo in uscita prima di Natale. Il musicista e cantante 71enne, con alle spalle mezzo secolo di rock con progetti che hanno coinvolto spesso artisti internazionali, si misura con con ballate irlandesi intrise di linguaggio napoletano del Settecento.
“E’ una ricerca continua – spiega – per tentare nuove strade comunicative attraverso la musica e ricorrendo a diversi strumenti”. Il tour e il disco “Ballate d’oltremare” rappresentano una piccola svolta nella carriera di Mario Fasciano. Un suono folk-oriented per il compositore e batterista con una serie di brani scritti in coppia con parolieri come Patrizio Trampetti e Vincenzo Incenzo.
Il nuovo tassello del mosaico musicale di Fasciano si inquadra in una chiave diversa con utilizzazione di tastiere elettroniche e chitarre. L’appuntamento live del 3 novembre (con la regia di Fabio Mazzeo), vede accanto a Fasciano una band con Gianni Aquilino alla tastiere e sequencer, un musicista che ha suonato accanto a Giorgia e a Charlie Cannon dei Platters, oltre che fulcro di molte orchestre Rai, e Roberto Valle, chitarrista già con Eugenio Finardi, Angelo Branduardi e Ornella Vanoni.
Il concerto ha visto la presenza in tre brani di Patrizio Trampetti: “Che sogno sarà”, il classico “Un giorno credi” e una villanella del ‘500, “Madonna tu mi fai”, una delle pietre miliari del repertorio della Nccp, eseguita da solo con chitarra acustica.
In scaletta del concerto di Fasciano alcuni brani del nuovo disco, come “Il sogno di Pa”, dedicato a Pier Paolo Pasolini o “Eterna tarantella”, brano diviso in sezioni e che salta dal prog alla tarantella, passando per il folk.
Poi brani dai dischi precedenti come “Solo goccia” con testo di Francesco Di Giacomo tratto da “Stella bianca” (disco inciso in coppia con Rick Wakeman), “Ariel” con testo di Enzo Moscato, “Tarantella a dispietto”, o “Scorpione” tratto da “Amicale”, album degli albori con Irio De Paola. Roberto Valle eseguirà due brani per sola chitarra, tra cui il celebre “Mood for a day” di Steve Howe degli Yes.
Sul palco una coreografia di ballerini (costo del biglietto12 euro, la metà andrà in beneficenza). Il disco uscirà a dicembre in formato vinile e in formato “liquido”, un’unica confezione con una pen per l’ascolto in digitale. Nel disco, suonano Rob Townsend e Roger King della Steve Hackett Band, Steve Morse (Deep Purple), Charlie Cannon (Platters), Tim Cainsfield, (Steve Winwood e Bee Gees), e Jonathan Noyce, (Jethro Tull).
“Ballate d’oltremare” è stato registrato a Londra, agli studi di Roger King dove ha registrato anche David Gilmour dei Pink Floyd, e al Forum Studio di Roma.
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