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Clan Sperandeo, libero definitivamente Luigi Coviello

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Si sono aperte le porte del carcere di Larino di Campobasso per Luigi Coviello, dopo soli dieci giorni di detenzione.

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Il quarantanovenne del Rione Libertà di Benevento fu arrestato il 14 gennaio 2020, insieme con altre quindici persone circa, tra cui Corrado Sparandeo detto Pinocchio, Stanislao Sparandeo detto Calvin Klein, Arturo Sparandeo detto Spollico, per appartenenza all’omonimo clan sannita.

In realtà Luigi Coviello, difeso dall’avvocato Giuseppe Milazzo del foro di Nola, già in primo grado fu prosciolto dall’accusa di aver fatto parte del sodalizio denominato clan Sparandeo, tant’è che il Gip del Tribunale di Napoli Antonio Baldassarre, condividendo le argomentazioni difensive, lo mandò assolto dal delitto associativo condannandolo a cinque anni e quattro mesi di reclusione soltanto per un episodio estorsivo in danno dell’imprenditore Luigi D’Agostino.

In secondo grado la pena fu abbattuta a quattro anni e cinque mesi. C’è da dire che Coviello dopo circa sei mesi di reclusione trascorsi in carcere ottenne gli arresti domiciliari, addirittura, con l’autorizzazione a poter lavorare.

Il 19 ottobre infatti, essendo divenuta definitiva la sentenza per estorsione aggravata dalla mafiosità, la Procura Generale di Napoli ne aveva disposto la traduzione in carcere, ma dopo soltanto dieci giorni è stato scarcerato per aver ottenuto il beneficio della liberazione anticipata. Adesso infatti l’uomo è libero e non ha più da scontare alcun debito con lo Stato.


Articolo pubblicato il giorno 2 Novembre 2023 - 06:34 / di Cronache della Campania


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