“Questo dispositivo conferma l’esigenza di chiarezza rispetto ad un provvedimento sul quale fin da subito abbiamo espresso le nostre perplessità”. Così Gaetano Cimmino, già sindaco di Castellammare di Stabia (Napoli), commentando la pronuncia della terza sezione del Consiglio di Stato con la quale è stata annullata la sentenza del Tar del Lazio che confermava lo scioglimento del Comune di Castellammare di Stabia per infiltrazioni camorristiche, così come deliberato dal Consiglio dei ministri nel febbraio 2022.
“Sin dall’inizio – aggiunge Cimmino – eravamo certi che la sentenza del Tar era priva di elementi e di motivazioni che hanno portato ad uno scioglimento che ha colpito l’intera città e che ci ha portato a fare ricorso al Consiglio di Stato. Il testo prodotto dai giudici, stando ai contenuti, farà giurisprudenza”, conclude l’ex sindaco, difeso dagli avvocati Angelo Clarizia e Domenicantonio Siniscalchi. La sentenza del Consiglio di Stato che annulla lo scioglimento per infiltrazioni camorristiche del Consiglio comunale di Castellammare di Stabia “e’ una grande vittoria per la citta'”.
Lo ha affermato la deputata e coordinatrice provinciale di Forza Italia, Annarita Patriarca. “Fin dalla lettura delle carte abbiamo sempre espresso rispettose ma ferme perplessita’ sulla reale fondatezza di un’accusa che ha ingiustamente macchiato una intera comunita’ interrompendo un’esperienza amministrativa, guidata dal sindaco Gaetano Cimmino, che con grande sacrificio e impegno stava lavorando per offrire agli stabiesi una nuova idea e una nuova visione della citta’, reduce da anni di insoddisfacenti gestioni politiche”, ha detto Patriarca. “La sentenza del Consiglio di Stato conferma queste nostre iniziali impressioni quando parla di ‘estrema genericita’ delle motivazioni’ che non consente ‘in alcun modo di comprendere il percorso logico-giuridico su cui il Tar ha fondato le proprie conclusioni’.
Di fatto, abbiamo assistito a uno scioglimento al buio di un’amministrazione comunale”, ha proseguito la deputata. Patriarca ha ricordato che “a suo tempo abbiamo registrato e denunciato un pressing politico, da parte dei partiti di sinistra e di alcuni suoi ben noti esponenti, che va ben oltre l’aggettivo disonorevole”. “La battaglia politica, combattuta con le armi della giustizia, e’ per fortuna una parentesi che abbiamo consegnato agli annali piu’ tristi della nostra storia. Una battaglia che non solo oggi si e’ rivelata inutile ma che ha danneggiato soltanto la comunita’ di Castellammare di Stabia, alla quale dev’essere ridata una nuova occasione di riscatto e di rinascita”, ha concluso.
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