La Corte d’Appello di Napoli ha emesso una sentenza di assoluzione per Mario Martinelli, accusato di una rapina ai danni di una donna ultranovantenne in via Amato a Castellammare il 16 luglio 2020.
La Corte lo ha ssolto ritenendo che non avesse commesso il fatto. La Corte ha accolto integralmente le argomentazioni difensive riguardo all’inattendibilità delle accuse mosse da Amendola durante il processo.
La difesa di Martinelli, rappresentata dalla penalista Olga Coda, ha smantellato completamente le accuse, dimostrando che l’intero impianto accusatorio contro Martinelli era una farsa orchestrata dal chiamante in correità, Amendola. La strenua determinazione di Olga Coda ha portato all’assoluzione rispetto a una condanna iniziale di quasi 9 anni di carcere per Martinelli.
Mario Martinelli è noto per il suo coinvolgimento nella rapina presso il B&B “Villa Aurelia” di Pompei, in cui era coinvolto insieme ad altri complici, tra cui Antonio Amendola. È stato proprio Amendola a coinvolgere Martinelli, accusandolo di essere il cervello di una rapina perpetrata ai danni di una donna ultranovantenne in via Amato il 16 luglio 2020.
Insieme a lui, Amendola aveva indicato anche Alessandro Verde come altro partecipe alla rapina, con quest’ultimo già assolto in primo grado. Martinelli, tuttavia, era stato condannato a 8 anni e 4 mesi in un rito abbreviato dal Gup di Torre Annunziata, il quale non aveva creduto alla sua versione dei fatti.
Il Gup aveva ritenuto che Amendola avesse accusato Martinelli solo per ottenere benefici personali, come l’uscita dal carcere e un trattamento più mite.
Articolo pubblicato il giorno 21 Novembre 2023 - 19:30