Benevento. Questa volta a subire oltraggio ed aggressione verbale sono stati il direttore ed il comandante del Capodimonte che, si sono trovati ad essere lanciati un secchio d’acqua addosso da un recluso facinoroso che per futili motivi chiedeva dei superiori.
Invano il tentativo di riportare alla calma il detenuto da parte dei vertici del penitenziario sannita.
Per il segretario regionale CON.SI.PE Campania, Luigi Castaldo, “purtroppo questi atteggiamenti sono all’ordine del giorno, e non vi è nessuna differenza tra direttore, comandante o agente di Polizia Penitenziaria di turno, lo ‘schiaffo allo Stato’ avviene ogni qualvolta non vi è rispetto delle istituzioni, come l’atteggiamento di oggi che merita le dovute sanzioni, purtroppo non si hanno più freni”.
Per il sindacalista Castaldo “è giunto il momento di dare un nuovo assetto organizzativo al sistema penitenziario, urge una riforma che veda il Corpo di Polizia Penitenziaria esclusivamente esecutore del ripristino di sicurezza e legalità nelle carceri: i reclusi vanno trattati da figure professionali competenti in merito, educatori, psicologi, medici , infermieri ed assistenti vari”.
La protesta del sindacato Consipe sullo stato del carcere di Benevento
Il CON.SI.PE si augura per quanto accaduto (fatto gravissimo) ci sia un intervento urgente sul penitenziario sannita da parte dei vertici dell’Amministrazione Penitenziaria.
Per il viceregionale CON.SI.PE Campania, Tommaso De Lia, “urge un intervento del Governo per lo stato di abbandono in cui versa il penitenziario sannita, ci vuole un cambio di rotta, la guida del Capodimonte è allo sbando”.
Articolo pubblicato il giorno 24 Novembre 2023 - 13:54