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C’è interesse crescente per la nautica da diporto, ma mancano le opportunità di ormeggio. Una carenza che sta creando criticità nelle oltre 4mila aziende del settore. E’ quanto sta emergendo dalle prime giornate del salone nautico internazionale di Napoli, il Navigare, in corso al molo Luise di Mergellina sino a domenica 26. Stimate oltre 30mila le presenze, nel solo weekend inaugurale, che hanno affollato la banchina e i moli galleggianti della manifestazione dove sono esposte oltre 100 imbarcazioni tra i 28 e 5 metri.
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“L’intero bacino della Campania registra una necessità di almeno 40-50mila posti barca per la nautica da diporto e tra questi buona parte nel golfo di Napoli – ha sottolineato il presidente dell’Autorità Portuale partenopea, Andrea Annunziata – Laddove si contemplano gli interessi e le necessità di un’intera popolazione non possiamo ignorare l’esigenza di dover trovare una soluzione al problema, e quello degli ormeggi per il diportismo è un aspetto importante da dover affrontare.
Siamo pronti, come Autorità Portuale, per le competenze che ci riguardano, a fare la nostra parte affinché si possano trovare soluzioni logistiche ed infrastrutturali per ottenere un ampliamento della disponibilità e la realizzazione di nuovi Marina in città”, ha aggiunto.
“É indubbio che l’ampliamento della superficie espositiva di quest’anno, con l’inserimento di un ulteriore molo galleggiante di 100 metri, con disponibilità sulle due fiancate di 200 metri di ormeggio, ci ha consentito di presentare un’offerta più ampia e completa – ha detto il presidente dell’Associazione Filiera italiana della Nautica, Gennaro Amato -. In questi nove giorni si possono vedere molti dei gioielli della produzione nautica da diporto italiana, che è sempre leader nel mondo per qualità, dai gozzi ai gommoni, dalle barche agli yacht. Ma il villaggio presenta anche, con oltre 25 stand, l’intera offerta della filiera nautica con accessoristica, motori marini e servizi”.
Eppure, nonostante una ricca partecipazione indicata in oltre 30mila visitatori nelle prime giornate dell’esposizione, si registra una difficoltà nelle trattative di compravendita. La maggior parte degli interessati pone una condizione per l’acquisto: la garanzia da parte del venditore di offrire un’opportunità di ormeggio. “L’acquisto – ha aggiunto Amato – diventa sempre più collegato alla necessità dell’ormeggio, la barca non è un’auto che si può lasciare anche per strada. Purtroppo, neanche le confortanti parole del sindaco di Napoli Manfredi, rilasciate in occasione dell’inaugurazione del Salone sabato, in merito ad un piano concreto sulla portualità e sulla diportistica, lasciano soddisfatti gli utenti.
Qui si rischia di fermare la produttività e di conseguenza costringere oltre 4mila aziende a ridurre personale se non addirittura a chiudere e, ironia della questione, parliamo di un settore che invece è in attivo da otto anni consecutivi e che sforna primati ogni anno ponendo la nostra regione ai vertici del segmento produttivo tra i 5 e 12 metri”, ha concluso.
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