“Durante i lavori di riqualificazione di un immobile confiscato alla camorra, in via Caprile a Ercolano, è stata scoperta una botola con una stanza segreta creata in una intercapedine tra due piani”.
A rivelarlo è il sindaco di Ercolano, Ciro Buonajuto attraverso i suoi canali social. Si tratta probabilmente di un covo sfruttato dai latitanti negli anni scorsi, prima che decine di imprenditori e commercianti si ribellassero alla camorra e trasformassero Ercolano nella prima città “deracketizzata”, tanto da diventare un “metodo” per la lotta al pizzo.
“Abbiamo subito avvertito le Forze dell’Ordine – spiega il sindaco Buonajuto – e insieme a loro ho voluto effettuare personalmente un sopralluogo, con il vicesindaco con delega ai beni confiscati Luigi Luciani.
Tra non molto quelle stanze dove fino a pochi anni fa si decidevano azioni criminali, accoglieranno in tutta sicurezza persone che vivono nel disagio.
Affinché la confisca dei beni alla criminalità sia da esempio per i giovani, ovvero che lo Stato alla lunga vince sempre dobbiamo continuare ad impegnarci per migliorare il nostro territorio, valorizzando la nostra bellezza, la cultura e la legalità”.
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