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Il clan Rega-Piacente aveva anche il “capo della vigilanza”. Tutti i nomi degli arrestati

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Tre piazze di spaccio fisse e una itinerante. Un business da centinaia di migliaia di euro. Tutto sotto il controllo del clan Rega Piacente.

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Le palazzine popolari di Brusciano sotto il totale controllo del clan, residenti a cui erano state sottratte le chiavi delle proprie abitazioni, turni rigidissimi per garantire il ‘perfetto’ funzionamento delle piazze di spaccio 24 ore su 24.

Il blitz contro il clan Rega-Piacente nel rione 2019 di Brusciano è scattato all’alba e ha portato all’arresto di 35 persone a cui si aggiungono altri 5 divieti di dimora in Campania, tutti gravemente indiziati di associazione per delinquere finalizzata al traffico di droga.

Nelle oltre 400 pagine dell’ordinanza del gip di Napoli, Fabio Provvisier della XII sezione del Tribunale di Napoli emessa su richiesta della Direzione distrettuale antimafia partenopea vi è il racconto dei ruoli, dei nomi e della gestione del business dello spaccio.

Le indagini, condotte dal Nucleo operativo e radiomobile di Castello di Cisterna e coordinate dalla Dda, ricostruiscono la “sfera di dominio sul territorio” con una “operatività non limitata” al traffico di droga, ma estesa ad altri settori.Turni rigidi e regole severe per gli spacciatori ai quali, per evitare che si ‘rilassassero’ durante il lavoro, erano anche state tolte le sedie.

Le piazze di spaccio erano così divisive:quella di cocaina gestite dal boss Bruno Piacente detto o’ cacaglio e dalla moglie Tiziana De Donato;

quella di hashish e marijuana gestita dai coniugi Mario Solina e Ilaria Cangiano. Lui nonostante fosse in carcere continuava a gestire attraverso un telefono illecitamente detenuto in carcere.

E infine la piazza del crack gestita da Costantino Magrelli.

Poi la piazza di spaccio dinamica ovvero quella delle consegne a domicilio previa richiesta telefonica gestita invece da Savio Russo (pure lui già in carcere) e Martina Del Giudice.

Poi vi erano i coordinatori delle attività di spaccio che avevano il compito di gestire la “manovalanza” e  che rispondono ai nomi di Francesco Cecero e Ciro De Luca

E ancora il capo della vigilanza Emanuele Capobianco che aveva il compito di controllare le auto e fare da filtraggio ai numerosi acquirenti e soprattutto evitare le “intrusioni” delle forze dell’ordine

ARRESTI IN CARCERE

ACCIETTO Giovanni 1959
AVERSANO Giuseppe 1995
BROEGG Luigi 1999
CANGIANO Ilaria 1988
CAPOBIANCO Emmanuele 1988
CARILLO Alberto 1984
CASOLARE Ciro 1984
CECERO Francesco 1979
CIPRIANI Enza 1964
D’AMORE Mario 1973
D’ANGELO Vincenzo 1995
DE DONATO Tiziana 1976
DE DONATO Vincenzo 1979
DEL GIUDICE Martina 1997
DE LUCA A Ciro 1979
ESPOSITO Maurizio 1981
GUADAGNO Francesco 2001
GUADAGNO Raffaele 1973
GUADAGNO Sharon 1996
ILDEBRANTE Angelo 1976
ISCHERO Carmine 1997
MAGRELLI Costantino 1990
MASTROJANNI Carmelo 1978
MAURANO Francesca 1948
NARDI Arturo 2001
NEMBROTTI MENNA Donato 1999
PIACENTE Bruno 1977
PISTUGGIA Immacolata 1980
RICCIARDI EUGENIO Salvatore 1998
RISPO Antonio 1977
RUSSO Savio 1994
SOLINA Carmelo 1988
SOLINA Mario 1985
VIOLA Massimo 1978
VITAGLIANO ADRIANO 2000
ZERLENGA SALVATORE 1990

DIVIETO DI DIMORA IN CAMPANIA

CAPACCIO Anna 2000
CASTALDO Siria 2000
LANZA Miriam 2000
RICCIOLI Giuseppe 1965
FUSCO Vincenzo

INDAGATI A PIEDE LIBERO

PARRELLA Cristoforo 1991
PARRELLA Luigi 1979


Articolo pubblicato il giorno 22 Novembre 2023 - 22:58 / di Cronache della Campania


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