<em>“Il Tesoro di San Gennaro fa parte della tradizione di Napoli e negli ultimi anni abbiamo fatto un percorso di inclusività, oggi lo rivestiamo di un nuovo abito che lo renda ammirabile davvero anche per chi non ha la vista”.
Così Girolamo Carignani, membro della deputazione del Tesoro di San Gennaro a Napoli, spiega l’iniziativa di riprodurre in 3D i pezzi più celebri della collezione del museo intitolato al patrono, tra le mete preferite in città dai turisti di tutto il mondo.
In tre dimensioni è stata realizzata tra l’altro la mitra di San Gennaro, ossia il copricapo vescovile costellato di pietre preziose donate lungo i secoli da regnanti e nobili che volevano ingraziarsi la protezione del santo. I non vedenti così possono toccare questa ed altre opere d’arte, per apprezzarle in pieno.
“Un percorso importante – spiega Pietro Piscitelli, presidente Unione Ciechi Campania – che dà a noi la possibilità di seguire dei percorsi adatti nel museo e nella cappella ed evidenzia l’attenzione di chi cura questi luoghi alla nostra libertà e indipendenza. Questi passi avanti ci danno la possibilità di sentire una inclusione vera e reale nella società”.
Aggiunge Carignani: “Un percorso che ci porta a rendere fruibile e accessibile il museo a tutti, in particolare ai non vedenti che ora attraverso queste opere riprodotte con una qualità elevatissima possono goderne la bellezza”.
Oltre alla mitra ingioiellata, sono riprodotte per non vedenti anche la grande scultura ‘Paliotto de Vinaccia’ che si trova sotto l’altare della cappella di San Gennaro, e ‘San Gennaro esce illeso dalla fornace’, il quadro di Jusepe de Ribera.
Articolo pubblicato il giorno 10 Ottobre 2023 - 16:34