Un uomo di 39 anni, originario della Moldavia, è stato indagato per le violenze fisiche con frustate, calci e pugni che ha inflitto al figliastro di 9 anni.
Il bambino si trova attualmente ricoverato nel reparto di Pediatria dell’Azienda ospedaliera di Padova con una prognosi di venti giorni. Il pubblico ministero Sergio Dini aveva richiesto l’arresto dell’uomo, ma il giudice Claudio Marassi ha invece deciso per misure meno drastiche.
L’indagato è stato messo sotto divieto di dimora nel Comune in cui il bambino vive con sua madre, non può avvicinarsi né alla vittima né ai luoghi che frequenta, e non può avere contatti con loro senza l’autorizzazione del giudice.
Questa vicenda è venuta alla luce grazie all’intervento della scuola, in particolare di tre insegnanti che hanno notato le lesioni sul volto del bambino. Il piccolo avrebbe subito violenze sistematiche in silenzio, nonostante la madre neghi tutto.
Dopo essersi presentato in classe con evidenti segni di lesioni al volto, il bambino ha raccontato alle insegnanti di essere stato picchiato dal compagno della madre perché non aveva obbedito ai suoi ordini di fare i lavori domestici come lavare i piatti e pulire il bagno. Inoltre, gli sarebbe stato imposto di spiegare le ferite facciali come una caduta dal letto.
Secondo il rapporto medico del 13 ottobre, le lesioni sono “incompatibili” con cadute accidentali e sembrano essere il risultato di percosse con oggetti contundenti come una cinghia o altri strumenti. È possibile che il bambino sia stato picchiato anche con cavi elettrici, oltre a pugni e calci.
Questa tragica storia mette in luce l’importanza di essere attenti alle segnalazioni di violenza domestica, specialmente quando coinvolgono bambini. È fondamentale che le vittime vengano protette e i colpevoli siano assicurati alla giustizia.
Articolo pubblicato il giorno 18 Ottobre 2023 - 07:45