Un gheppio e un falco pellegrino, entrambi salvati da morte certa e ora pronti ad essere rimessi in libertà nel Real Bosco di Capodimonte.
Oliver e Artemisia, questi i nomi con i quali sono stati ribattezzati, sono stati curati dal personale del Centro recupero animali selvatici (Cras) che ha la sua sede operativa all’Asl Napoli 1 Centro.
Due storie diverse, entrambe destinate ad un lieto fine. Il giovane Oliver era stato trovato ferito nel mese di agosto, l’ala sinistra fratturata e una profonda ferita, probabilmente a causa di un impatto con un veicolo. Necessario per Oliver un delicato intervento chirurgico.
Solo due mesi prima, in pieno giugno, alcuni cittadini avevano invece trovato la piccola Artemisia. Il falco, una femmina, era poi stata affidata alle cure del Servizio veterinario Asl Napoli 1 Centro.
I medici veterinari le avevano riscontrato un grave trauma cranico e una contusione alla spalla destra. Anche nel suo caso molto probabilmente la conseguenza dell’impatto con un veicolo. Per lei sono state impostate subito le terapie necessarie a stabilizzarne le condizioni.
Per entrambi gli esemplari sono stati necessari un lungo e impegnativo iter riabilitativo presso il Centro Veterinario del Frullone. Ora, a distanza di mesi, sono finalmente pronti a riprendere il loro percorso in natura.
“La storia di questi due splendidi esemplari – dice il direttore generale dell’Asl Napoli 1 Centro Ciro Verdoliva – è un esempio lampante dell’attività quotidiana svolta dal nostro Servizio veterinario. Un lavoro di enorme impegno e grande professionalità, in questo caso volto a salvare e reinserire in natura questi due esemplari.
Tante altre volte al servizio di altri animali selvatici o randagi, spesso vittime di incidenti legati ad attività umane. Non è la prima volta che questi animali vengono rimessi in libertà nel Real Bosco di Capodimonte, un luogo straordinario dove queste specie possono riprendere serenamente la propria vita”.
Sylvain Bellenger, direttore generale del Museo e Real Bosco di Capodimonte, evidenzia che “il Bosco di Capodimonte non è solo un giardino storico.
La sua straordinaria bellezza va oltre il paesaggio e gli straordinari esemplari botanici che lo rendono un museo botanico: la sua straordinaria estensione, conservata nei secoli, lo rende un bosco naturale che deve la sua sopravvivenza alla meticolosa attenzione al sottobosco, all’irrigazione attenta e alla cura della biodiversità che ha permesso il ritorno di una fioritura perduta, di insetti spariti e quindi di uccelli.
Non siamo gli unici ospiti di questa natura incantata, ma siamo l’unica specie che ha il potere di proteggerla o distruggerla” e, ricorda, che “è anche un mondo brulicante di vita animale che, grazie alla collaborazione con l’Asl Napoli 1 Centro e alla sensibilità del suo direttore, stiamo arricchendo portando uccelli selvatici che sono stati salvati grazie alla segnalazione dei cittadini e l’attività straordinaria del Centro recupero animali selvatici.
Auspico una numerosa partecipazione in occasione della liberazione di questi uccelli, salvati e curati senza che la loro autonomia selvatica sia stata turbata. Ci sono pochi spettacoli più commoventi, più esaltante, di un animale che riacquista la libertà e la natura”. Oliver e Artemisia saranno rilasciati in natura venerdì 20 ottobre alle 11 nell’area antistante l’ingresso del Museo (entrata consigliata Porta Piccola).
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