“Un voto per i primi due anni da sindaco? Un’ottima sufficienza”. Risponde così il sindaco di Napoli Gaetano Manfredi che sta presentando, nella sala giunta di Palazzo San Giacomo, il bilancio dei primi due anni di mandato da primo cittadino.
L’ex ministro dell’Università ha parlato di “due anni vissuti intensamente, partendo da una situazione drammatica della città, praticamente in dissesto, con un percorso che da un lato mira al consolidamento dei conti e all’ampliamento del personale, e, dall’altro, a un miglioramento dei servizi e alla realizzazione di grandi e piccoli investimenti, sbloccando centinaia di milioni di investimenti. Una strada faticosa che ci sta dando dei bei risultati”.
“Non ci dobbiamo dimenticare da dove siamo partiti: avevamo una città in ginocchio che adesso si è rialzata e ha ricominciato a camminare e oggi ha le braccia e soprattutto la testa per arrivare molto lontani se cammineremo insieme”.
Superare “la barriera del 40% di raccolta differenziata”. Questo l’obiettivo del Comune di Napoli, ha spiegato il sindaco Gaetano Manfredi. “Come città siamo ancora sotto la media regionale – ha aggiunto Manfredi – ma abbiamo avviato la strada”.
Manfredi ha sottolineato l’importanza dell’impianto di compostaggio che sarà realizzato a San Giovanni a Teduccio “e del quale la gara si è chiusa da poco”, spiegando che “senza impiantistica si hanno costi enormi di smaltimento e anche poca qualità”.
Più in generale Manfredi ha ricordato che Asia, azienda del Comune di Napoli responsabile della raccolta dei rifiuti in città, “ha perfezionato l’acquisto di 177 mezzi nuovi per la raccolta e lo smaltimento di rifiuti, di cui 30 elettrici, in arrivo tutti entro la fine dell’anno.
Sono inoltre stati indetti 3 diversi concorsi con l’assunzione di 519 operatori. Per il 2024 e il 2025 sono inoltre previste ulteriori 285 assunzioni. È avviata la sperimentazione di un sistema di raccolta differenziata ‘porta a porta’ nella VI municipalità e c’è stato inoltre l’incremento della raccolta della frazione organica nel quartiere di Fuorigrotta”.
“La città è dei cittadini – ha aggiunto – l’amministrazione ha grande responsabilità a cui noi non ci vogliamo sottrarre ma per migliorare è necessario che il lavoro sia fatto insieme. Un lavoro che – ha proseguito – alla fine ci deve portare a una Napoli da cui i nostri figli non siano costretti ad andare via, in cui la qualità della vita sia ai livelli delle altre grandi città europee”.
Nel concludere, il sindaco ha sottolineato che “oggi in città ci sono decine di migliaia di turisti stranieri e sui giornali internazionali non si c’è solo la camorra ma si parla di cinema, teatro, di cibo e delle nostre bellezze che sono uno straordinario patrimonio che significa la nostra identità”.
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