” In tutto questo periodo, dopo che si era stata diffusa la notizia che finalmente, dopo ben 375 giorni di fermo, il 9 ottobre scorso, sarebbero iniziati i tanto attesi lavori di revisione ventennale alla funicolare di Chiaia, con l’arrivo di un camion, dotato di una grande gru, al fine di iniziare a smontare le imponenti apparecchiature, quali i motoriduttori, presenti nella sala macchine, mi sono recato più volte in vicoletto Cimarosa, dove era previsto l’arrivo del suddetto camion, per poter assistere all’evento e dare così la buona notizia ai 15mila utenti dell’impianto al fune,
Ma il camion con gru, la cui presenza era stata già annunciata per lo stesso 9 ottobre scorso, non si è ancora visto, insomma si tratta di un camion “fantasma” . Ho anche domandato notizie a un addetto alla sicurezza dell’impianto ma non mi ha saputo dire se e quando l’automezzo arriverà “.
A segnalare l’ennesima tappa di questa interminabile telenovela è Gennaro Capodanno, ingegnere, presidente del Comitato Valori collinari, già presidente della Circoscrizione Vomero, da lustri impegnato a segnalare le vicende e purtroppo i tanti malfunzionamenti che da tempo stanno caratterizzando la vita delle quattro funicolari cittadine, fondatore, tra l’altro, sul social network Facebook del gruppo: “Napoli: gli “orfani” della funicolare di Chiaia”.
” Eppure – puntualizza Capodanno – lungo vicoletto Cimarosa, che costituisce l’accesso laterale all’impianto, si osservava anche la presenza dei nastri di plastica bicolori, bianco e rosso, lungo i due lati della carreggiata nonché l’apposizione di diversi manifesti, da parte dell’ANM che oltre al segnale del divieto di sosta, riportano pure gli estremi dell’ordinanza sindacale n. 187/2023, la quale stabilisce il divieto di sosta lungo il vicoletto in questione dall’11/10/2023 al 18/10/2023 “.
” Cosa accadrà adesso che l’ordinanza in questione è scaduta Sarà prorogata e fino a quando? A cosa è servito vietare la sosta dall’11 novembre scorso per un camion che non è mai arrivato? “. Sono le domande, senza che al momento ci siano risposte,né da parte dell’azienda napoletana per la mobilità né del Comune di Napoli. Così come restano senza risposte le richieste di accelerare le lavorazioni, anche con turni notturni, per evitare che l’impianto riapra non prima di un anno, quindi per l’autunno dell’anno prossimo, dopo oltre due anni di chiusura. Un vero e proprio record negativo nazionale se non internazionale!
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