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IL LUTTO

E’ morto Antonio Rosellini, decano degli agenti Fifa: da Careca ad Alemao, quanti colpi

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Aveva compiuto 89 anni lo scorso gennaio, Antonio Rosellini, decano degli agenti Fifa è morto – si apprende in ambienti sportivi – in Brasile, dove aveva scelto di vivere anche se non aveva mai dimenticato le sue origine umbre, di Foligno. Il nome di Rosellini è legato ai tantissimi campioni brasiliani sbarcati in Italia dopo l’apertura delle frontiere nel 1980: Junior al Torino, Falcao e Cerezo alla Roma, Careca e Alemao al Napoli sono solo alcuni dei suoi colpi.

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Da Foligno al Brasile nel segno del calcio: dopo aver lavorato nelle assicurazioni e poi alla Siae, Rosellini a cavallo degli anni 60-70 diventa dirigente del Foligno. Organizza amichevoli e comincia i suoi viaggi in Sud America per portare in Europa i club più blasonati. Quando nel 1980 l’Italia dopo 14 anni riapre agli stranieri Rosellini vive in Brasile e praticamente tutti i club si rivolgono a lui che fu l’artefice dello sbarco nel nostro campionato di tantissimi giocatori.

“Alemao lo avevo proposto a Cataldo del Lecce per quattro centesimi, non lo prese, lo vendetti in Spagna per dieci volte tanto e poi ancora di più in Italia”, raccontò Rosellini in una intervista. Tanti campioni che hanno fatto la storia del calcio italiano, in tanti colpi diversi nel corso degli anni.


Articolo pubblicato il giorno 11 Ottobre 2023 - 19:56


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