“Non mi sento affatto un giustizialista. Lavoro sempre con il codice in mano. Se poi essere sceriffo significa circondarsi di ottimi investigatori, chiamatemi pure sceriffo. Io faccio il magistrato. E lo faccio con passione e determinazione. Ho scelto di fare questo lavoro, cosรฌ come ho sempre scelto di rimanere in Calabria, la terra dove sono nato”. Lo ribadisce, in un’intervista alla Stampa, Nicola Gratterri, il nuovo procuratore di Napoli.
Sulla riforma Cartabia Gratteri conferma le sue critiche: “Non rinnego nulla di quello che ho detto. Le riforme devono migliorare la situazione, non peggiorarla. Con la riforma Cartabia si rischia di tornare indietro – afferma – E poi ancora nessuno mi ha spiegato, rispetto alla improcedibilitร , la creazione di corsie preferenziali solo per reati con detenuti come quelli mafiosi e non per quelli contro la pubblica amministrazione che non avendo imputati detenuti rischiano di non arrivare a processo”.
“Che Mafia troverรฒ in Campania? Una piรน visibile, che vive piรน per strada rispetto alla ‘ndrangheta. ร la mafia piรน antica – sottolinea – che perรฒ in provincia non รจ poi molto diversa da quella calabrese. Ovviamente, mi metterรฒ a studiare per non farmi trovare impreparato. Ma comunque potrรฒ avvalermi di colleghi intelligenti e preparati e di investigatori capaci e tenaci. Il nostro รจ un lavoro di squadra”, aggiunge Gratteri.
Articolo pubblicato il giorno 18 Ottobre 2023 - 10:04