Nutrire il pianeta anche con un piatto di pasta. Con questo spirito, in occasione dei 25 anni del World Pasta Day di domani, i pastai di Unione Italiana Food hanno simbolicamente donato alle mense Caritas di Milano, Roma, Napoli, Palermo e Lucca 25 tonnellate di pasta, un quantitativo sufficiente ad assicurare 310 mila pasti caldi.
Protagonista di molte ricette anti-spreco, la pasta dimostra la sua straordinaria versatilità anche in tempi difficili – ricorda Unionfood -: in Italia, con mezzo chilo e pochi ingredienti come pomodoro, olio extravergine d’oliva e formaggio, è possibile preparare un pasto gustoso, nutriente e bilanciato per una famiglia di quattro persone, con una spesa di poco più di 2 euro.
È inoltre il prototipo del cibo sostenibile, con un’impronta ecologica per porzione di 1 m² globale. In Italia il miglioramento dei processi produttivi e contratti di filiera che puntano sulle buone pratiche agricole, fa sapere Unionfood, hanno ridotto sensibilmente consumi d’acqua e emissioni di CO2eq connessi alla produzione di pasta.
E il suo packaging permette un recupero al 100% dei materiali di imballaggio. Secondo i dati Unione Italiana Food e Ipo – International Pasta Organisation, oggi la produzione mondiale sfiora i 17 milioni di tonnellate, in aumento dell’1,8% rispetto al 2021 e superando di oltre il doppio i 9 milioni del 1998.
L’Italia rimane in vetta nella produzione, con 3,6 milioni di tonnellate nel 2022, rappresentando il 25% della pasta consumata nel mondo e il 75% in Europa. Numeri che sottolineano il ruolo centrale della pasta nel mondo, non solo come alimento, ma anche come simbolo di adattamento ai cambiamenti nei modelli di consumo.
Articolo pubblicato il giorno 24 Ottobre 2023 - 17:59 / di Cronache della Campania