Garcia: “Giochiamo per vincere. Ho creato consiglio dei saggi con leader della squadra”

“Domani giocheremo per vincere, sapendo che il Real è una grande squadra. È quasi a punteggio pieno in campionato, ha un grande allenatore, è una squadra tecnica ma anche molto fisica e molto potente”. Lo ha detto il tecnico del Napoli Rudi Garcia ai microfoni di Sky Sport alla vigilia della gara di Champions League

“È uno dei più grandi club del mondo, con un palmares unico, negli ultimi dieci anni hanno vinto cinque Champions.Un po’ di esperienza in Champions ce l’ha… – ha aggiunto scherzando -. La cosa bella è che il Maradona sarà sold out, con i tifosi che sosterranno i nostri ragazzi.

Questo ci dà una carica in più, il dodicesimo uomo in campo è importantissimo”.

“Se mi sono confrontato con la squadra qualche giorno fa?Quando ci sono stupidaggini, basta non riprenderle – prosegue -. Io parlo con i miei giocatori collettivamente e individualmente, ho anche creato un consiglio dei saggi con i leader.

Spesso è l’allenatore che chiama i giocatori per parlare di qualcosa, invece dovrebbero farlo di più i calciatori quando c’è qualcosa che va o che non va.All’inizio non è stato così”.

“Io faccio il lavoro, sapevo che non c’era niente di catastrofico, quando si ha la palla e si hanno occasioni è molto più facile vincere le partite – insiste l’allenatore francese -. Poi abbiamo ritrovato 2-3 giocatori al loro livello, penso a Kvara, ha ritrovato fiducia e l’efficacia che gli mancava dall’anno scorso.

Siamo tornati tra le prime quattro in campionato, ma c’è ancora del lavoro da fare, ci sono due squadra davanti a noi”, ha concluso riferendosi alla vetta occupata da Milan e Inter.

Garcia in conferenza: “Cuore e testa per battere il Real Madrid”

“Sarà una partita difficile ma noi abbiamo l’ambizione di entrare in campo e fare di tutto per vincerla – ha invece aggiunto Garcia in conferenza stampa -. Ci vorrà il cuore, e ce l’avremo, e anche la testa, perché ci saranno momenti nella partita in cui dovremo essere bravi a spingere o impedire al Real di dimostrare le proprio qualità”.