Aurelio De Laurentiis, presidente del Napoli, ha parlato del momento della squadra in un incontro con alcuni giornalisti a Castel Volturno, come riportato da Sportmediaset.
“Dopo la sconfitta con la Fiorentina ho letto di tutto.Nella vita si possono avere dubbi e va valutato il proprio operato, se c’è stato qualche errore me ne prendo la responsabilità.
Ma da qui a dire di cambiare l’allenatore…Un cambio di guida tecnica è sempre traumatico e poi non ci sono in giro tanti allenatori che praticano il 4-3-3 con la difesa alta, come successo con Sarri e Spalletti.
Antonio Conte?Non voglio domande al riguardo, sarebbe un’azione di disturbo.
Ho fatto con lui una vacanza anni fa alle Maldive, c’era anche la sua famiglia, e da quel momento abbiamo mantenuto i rapporti.Mi sento ancora con Mazzarri, Ancelotti, Benitez, Reja…
il resto è solo un pettegolezzo che demolisce chi oggi è incaricato di allenare la squadra e che mi infastidisce”.Sul tema delle scommesse, De Laurentiis ha affermato: “Le scommesse si fanno in maniera ortodossa e poco ortodossa, esiste una centrale ad Hong Kong che fattura più di 50 miliardi di dollari l’anno.
Tre anni fa parlai di un libro americano ‘Calcio mafia’, argomento poi ripreso da Raffaele Cantone in ‘Football clan’, dove si parlava di scommesse.Eppure non si è approfondito l’argomento, adesso se ne torna a parlare anche se non si sa ancora bene in che termini.
Non parlo di ludopatia, di vizi, di troppi soldi che girano, di persone poco mature: per quel che mi riguarda sono sempre stato molto attento ad assumere calciatori la cui realtà familiare e provenienza geografica mi assicurassero una certa tranquillità psicologica e una certa tutela”.
“Tengo molto alla cultura del lecito, il Napoli fa anche un’azione di ‘sorveglianza’ su atleti che credo siano ragazzi per bene e che hanno famiglie a posto.Poi è chiaro che gestire una ricchezza improvvisa è un problema, non tutti sanno farlo.
Se una persona non ha altri interessi, poi può essere abbagliato da altro.Non è giustificabile ma poi si può essere preda da altre allucinazioni, altre attrazioni,” continua il presidente azzurro.
Sul momento attuale del Napoli, De Laurentiis ha detto: “In questo periodo ho avuto tanti impegni, ora sono tornato e mi sono riavvicinato alla squadra per darle serenità. È una mia colpa non essere stato sufficientemente vicino alla squadra a inizio stagione, ma avevo altre incombenze.Una volta risolte, mi sono dedicato al Napoli e sarà così per tutto il resto del campionato.
L’anno scorso abbiamo vinto con 16 punti di vantaggio sulla seconda ma chi l’ha detto che ci dovremmo ripetere, tra l’altro con un altro allenatore?Lo speriamo, certo, ma tutto ciò non è scritto da nessuna parte.
Noi siamo il Napoli, ci siamo qualificati in Europa per 15 anni di fila, non è che ogni volta un cerino incendia un pezzo di carta bisogna gridare che va a fuoco tutto.I pompieri siamo noi stessi, le decisioni vanno fatte con serenità e senza errori dettati dalla fretta”.
Riguardo agli allenatori, De Laurentiis sembra fare riferimento al casting estivo: “Parliamoci chiaro: non è che tutti gli allenatori vogliono rischiare di venire in un posto dove c’è il paragone con Spalletti, che ha vinto con 16 punti di vantaggio.Chi glielo fa fare?
Io gli dico: non sapete cosa vi perdete a non venire a vivere a Napoli, l’energia che c’è qui non si trova altrove.”
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