<em>“Mi viene spesso chiesto quali sono le priorità per il rilancio del calcio italiano. Lo abbiamo messo nero su bianco l’anno scorso in un documento con le proposte di riforma: diverse cose sono state fatte, ma quelle che si possono e devono fare sono tante. Il format del campionato, se a 20 o a 18 o a 16 squadre, appassiona molto, ma non è una priorità”. Lo ha detto il presidente della Lega Serie A Lorenzo Casini, prima del suo intervento al Festival dello Sport.
“Sarebbe comunque una decisone che, come avviene in tutto il mondo, spetta alla Serie A, e quindi ai presidenti dei club; e giustamente, come ho ribadito più volte anche nel Consiglio federale, sono decisioni che richiedono una maggioranza ampia e qualificata, perché parliamo della natura e composizione di una associazione – ha proseguito – Gli stadi sicuramente, e lo diciamo da tempo, rappresentano un punto essenziale per il rilancio e l’ammodernamento del nostro movimento, indipendentemente dall’appuntamento di Euro 2030 che deve rappresentare comunque una spinta importante in tal senso”.
Casini ha poi concluso: “La riforma del Calcio però, per essere veramente efficace, deve essere complessiva e a tutto tondo, partendo da un profondo e rinnovato rilancio dei vivai e dei settori giovanili, come ha ben evidenziato oggi Gianfranco Zola. Senza dimenticare il ruolo chiave che l’educazione e la scuola debbono avere per accompagnare la crescita dei nostri talenti”.
Articolo pubblicato il giorno 13 Ottobre 2023 - 13:44