Casavatore, parte il progetto di abbellimento e decoro urbano delle panchine pubbliche e street Art, promosso dall’assessore all’istruzione Elsa Picaro del comune di Casavatore in sinergia con la scuola De Curtis. Dalla pulizia alla preparazione per la base, fino alla stesura del colore, le panchine sono diventate il supporto per esprimere idee ed emozioni, una “tela di cemento”, in uno spazio espositivo aperto al pubblico.
Gli alunni guidati dalla prof.ssa Fidentea hanno messo in atto un’azione performativa pittorica che ha riguardato diverse panchine, poste nel parco delle Acacie, progettando ed elaborando temi sociali attraverso il linguaggio delle immagini. L’iniziativa intende promuovere nei ragazzi una cittadinanza attiva, a vivere il proprio territorio e prendersene cura, promuovere momenti di lavoro condiviso e favorire il senso civico.
La panchina è uno spazio che, comunemente, richiama momenti di incontri ricreativi, di relax e socializzazione, favorendo la nascita di nuovi legami tra le persone. Per i ragazzi è stata un esperienza unica, un’opportunità per essere i protagonisti di un cambiamento e fare parte della società civile attiva sul territorio. Le panchine, legate attraverso un “filo sottile invisibile”… raccontano storie, vicine e lontane, seguendo i percorsi dell’educazione civica.
La Panchina “Frida” riprende un particolare di un autoritratto dell’artista, il colibrì, simbolo della libertà, quella libertà spesso negata e violata , rappresentata dalla griglia di spine nelle quali si inseriscono fiori bianchi…. le linee, il filo invisibile si ricollega alla seconda panchina, il tema scelto è il rapporto con la natura il bisogno di spazi verdi, e il rispetto per l’ambiente.
Proseguendo su via Torricelli la linea, si fa blu, quel filo sottile diventa onda del mare, una barca di carta, la sua fragilità, è anche speranza del viaggio per chi lascia la propria terra verso l’ignoto…. la linea del mare i colori blu e azzurro continuano sulla panchina all’angolo in via F.Giordano, sono i colori preferiti di Dario Scherillo, vittima innocente di camorra, morto per uno scambio di persona il 6 dicembre 2004, la panchina della legalità porta il suo nome… il filo invisibile prosegue, la linea ancora si trasformerà in immagine nelle prossime uscite.
“Il mio ringraziamento va al preside della scuola de Curtis per la sua cosante collaborazione, alla docente Fidentea per mettere al servizio della comunità i suoi talenti e competenze e ai nostri ragazzi hanno reso il parco delle Acacie una zona più fruibile, allegra e luminosa grazie alle panchine colorate”.
“Credo che questo sia solo il primo passo di un ampio programma in corso di realizzazione – precisa Picaro – , che prevede di colorare l’intero centro storico con la collaborazione dei docenti e dei ragazzi della scuola Romeo”. Presente alle varie fasi di realizzazione anche il sindaco Luigi Maglione.
Giuseppe Bianco
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