Nei Campi Flegrei, in caso di eruzione vulcanica, circa 500.000 persone sarebbero coinvolte nell’evacuazione.
La Regione Campania ha aggiornato il piano di evacuazione considerando le esercitazioni ‘Exe Flegrei’ del 2019.
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Secondo Italo Giulivo, direttore generale dei lavori pubblici e della protezione civile della Regione Campania, in caso di eruzione, le persone verrebbero evacuate in modo autonomo se dispongono di una seconda casa lontana dalla zona rossa, altrimenti in modo assistito.
Le persone si radunerebbero nelle aree di attesa, da dove verrebbero trasportate con mezzi del sistema di mobilità verso le aree di incontro, già poste lontane dalla zona di pericolo, e poi verso le aree di accoglienza nei comuni delle regioni con cui sono stati stabiliti gemellaggi.
Giulivo ha spiegato la necessità di gemellaggi con altre regioni anziché trattenere gli evacuati in Campania, sottolineando che il sistema non può prevedere quando le persone potranno tornare nelle aree interessate dall’eruzione.
Uno spostamento massiccio in Campania comporterebbe difficoltà nella fornitura di servizi essenziali come scuole e ospedali per un periodo prolungato. Inoltre, i residenti nella zona gialla, interessata dall’accumulo di ceneri, saranno trasferiti in Campania, in base alla direzione dei venti, poiché un accumulo superiore a 50 centimetri di ceneri sui tetti potrebbe causare il crollo delle strutture più fragili.
Giulivo ha anche discusso del decreto legge dei Campi Flegrei, che prevede azioni per valutare la vulnerabilità degli edifici pubblici e privati e migliorare la conoscenza della microzonazione sismica dei comuni interessati.
Saranno identificati gli edifici che, per età o altre criticità strutturali, dovrebbero essere evacuati in caso di ulteriori sciami sismici. Un piano per rilevare la rete infrastrutturale è in fase di sviluppo, con il coinvolgimento degli stakeholder territoriali.
Per fronteggiare le emergenze vulcaniche dei Campi Flegrei, analogamente a quelle del Vesuvio, si stanno predisponendo le vie di fuga, anche all’interno dei comuni. La Regione Campania ha finanziato i comuni per aggiornare e completare la pianificazione interna per affrontare eventuali emergenze vulcaniche e idrogeologiche.
Il collegamento tra il porto Pozzuoli e la tangenziale è stato completato, ma ora si sta lavorando sulla gestione della galleria. Il piano di allontanamento in caso di attività eruttiva tiene conto delle prove di evacuazione ‘Exe Flegrei 2019’ e le aree di incontro previste sono già al di fuori della zona rossa, garantendo che le persone che raggiungono queste aree siano già lontane dalle zone pericolose.
Le modalità di allontanamento prevedono che le viabilità tra chi si allontana autonomamente e chi utilizza mezzi pubblici non si incrocino, e sono state raccolte tutte le informazioni necessarie per garantire che le vie interessate siano sostenibili, anche se devono essere migliorate e valutate per eventuali criticità.
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