Il gip di Napoli Nord Raffaele Coppola ha convalidato i nove fermi emessi dalla Direzione Distrettuale Antimafia di Napoli nei confronti di esponenti di un gruppo camorristico locale, ex amministratori pubblici e funzionari comunali.
Le accuse contestate sono associazione di tipo mafioso, estorsioni aggravate dal metodo mafioso e corruzione, aggravati dalla finalità mafiose.
Un consigliere comunale aggredito in strada
L’inchiesta ha anche portato alla luce un’aggressione in strada subita da un consigliere comunale di maggioranza, che inizialmente ha preferito non denunciare le violenze.
Il politico, che era impegnato nella ristrutturazione di un’abitazione con il Bonus 110%, è stato sferrato un pugno in pieno viso da due presunti affiliati alla camorra locale.
L’episodio è avvenuto nel settembre 2021, ma la vittima si è rifiutata di presentare una denuncia.
Gli inquirenti non escludono che l’aggressione fosse finalizzata a chiedere il “pizzo” al politico, oppure a ottenere da lui utilità collegate alla carica che ricopriva in seno all’amministrazione comunale.
I destinatari delle misure cautelari sono:
- l’ex assessore comunale di Caivano Carmine Peluso
- l’ex consigliere comunale Giovanbattista Alibrico
- l’esponente politico Armando Falco
- il tecnico comunale Martino Pezzella
- il dirigente comunale Vincenzo Zampella
- Raffaele Bervicato (uomo di fiducia del boss locale Antonio Angelino)
- Raffaele Lionelli (ritenuto colui che recuperava e custodiva armi e che gestiva le estorsioni e il welfare per i detenuti)
- Domenico Galdiero (indicato come colui che si occupava tra l’altro delle estorsioni)
- Massimiliano Volpicelli (incaricato di attuare le direttive di Antonio Angelino)
Articolo pubblicato il giorno 12 Ottobre 2023 - 16:52