Napoli La Polizia di Stato questa mattina ha eseguito un provvedimento di fermo emesso dalla Direzione Distrettuale Antimafia di Napoli a carico di Giuseppe Lo Russo alias “Pepp ‘o Capitone”.
Lo stesso, vertice dell’omonimo clan Lo Russo, egemone nei quartieri di Miano, Chiaiano, Piscinola e Marianella, fratello dei noti collaboratori di giustizia Mario, Salvatore e Carlo, è stato detenuto ininterrottamente dal 24 luglio 1998 sino ad oggi, scontando circa 25 anni di reclusione per associazione camorristica, omicidio, estorsione e reati in materia di stupefacenti.
L’attività trae origine dalla delega della Direzione Distrettuale Antimafia di Napoli a riscontro di dichiarazioni di collaboratori di giustizia cui ha fatto seguito l’emersione di gravi indizi di colpevolezza a carico di Giuseppe Lo Russo in ordine agli omicidi di Angelo De Caro, nato a Napoli il 04.06.1959, ucciso a Napoli in via Gherardo Marone il 6.06.1990 e di Pasquale Bevilacqua, nato a Napoli il 6.2.1953, assassinato a Napoli in via Cupa Coppa di Chiaiano il 6.02.1991.
Il boss era pronto alla fuga
Inoltre, da indagini in corso è emersa la volontà di Giuseppe Lo Russo, unico dei fratelli a non pentirsi, di darsi alla fuga una volta scarcerato: pertanto la Direzione Distrettuale Antimafia di Napoli ha emesso nei suoi confronti un decreto di fermo per i suddetti omicidi, aggravati dal metodo mafioso.
Articolo pubblicato il giorno 3 Ottobre 2023 - 13:52