Appena scarcerato, si presenta a casa di un imprenditore per imporgli il pizzo. “Se non mi dai 5mila euro ti sparo in faccia”.
Era tornato libero lo scorso 18 settembre Salvatore D’Anza, 25enne di Acerra ritenuto vicino al clan Avventurato. Stanotte, i carabinieri della sezione operativa di Castello di Cisterna hanno eseguito nei suoi confronti un’ordinanza di custodia cautelare in carcere emessa dal GIP del Tribunale di Napoli su richiesta della Procura partenopea per tentata estorsione aggravata dal metodo mafioso.
Una settimana dopo la sua scarcerazione, D’Anza si sarebbe presentato a casa del titolare di un bar di Acerra per imporgli il racket, minacciando di estrarre una pistola e facendo riferimento al clan Avventurato.
Al rifiuto della vittima, D’Anza si sarebbe presentato altre due volte al bar, armato di pistola. Dopo la denuncia della vittima, sono partite le indagini, minuziose, che hanno permesso ai carabinieri di identificare con certezza D’Anza e arrestarlo.
Ora gli investigatori sono sulle tracce dei due complici che avrebbero preso parte ad almeno uno degli incontri con l’imprenditore di Acerra. Nel frattempo, il 25enne torna in cella appena un mese dopo la sua scarcerazione.
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