Nel Marocco, nella notte di ieri, un terremoto devastante ha causato la morte di almeno 2.012 persone e il ferimento di altre 2.059, secondo i dati forniti dal ministero dell’Interno. Attualmente, i soccorritori stanno cercando possibili superstiti tra le macerie e si prevede che il numero delle vittime aumenterà, una volta che saranno raggiunte le zone remote colpite dal sisma.
Dei 1.404 feriti, molti versano in condizioni critiche e rischiano la vita. Numerose persone hanno passato la notte per strada per paura di nuove scosse. L’Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS) ha riferito che oltre 300.000 persone sono state colpite dalle forti scosse in tutto il paese.
Il terremoto, con magnitudo 7 sulla scala Richter, ha avuto epicentro a 72 chilometri a sudest di Marrakesh, a una profondità di 10 chilometri. Secondo i media locali, è il terremoto più forte mai registrato nel Paese, che ha dichiarato tre giorni di lutto nazionale.
Al momento, il ministero degli Esteri italiano ha assicurato che non ci sono cittadini italiani coinvolti nel disastro, nonostante ci siano circa 500 italiani nella zona colpita. La situazione viene monitorata costantemente dalla Farnesina.
I muri della Medina, la città vecchia, sono crollati e le persone si sono trovate costrette a scappare per strada mentre gli edifici crollavano alle loro spalle. Un pezzo di un minareto è caduto nella famosa piazza Jemaa el-Fna di Marrakesh, ferendo due persone. Il terremoto ha causato danni significativi in diverse città.
Oltre a Marrakesh, il sisma è stato avvertito anche a Rabat, Casablanca, Agadir ed Essaouira, causando panico tra la popolazione. Il Marocco ha dichiarato tre giorni di lutto nazionale, durante i quali la bandiera sarà a mezz’asta, come comunicato dalla corte reale. Le forze armate marocchine stanno inviando squadre di soccorso per fornire acqua potabile, cibo, tende e coperte alle aree colpite.
La televisione locale ha mostrato immagini di macerie e tubi rotti che schiacciavano le auto e bloccavano le strade di Marrakech. I residenti sono usciti in strada dopo il terremoto, avvenuto alle 23:11 di venerdì. La televisione di Stato ha mostrato persone avvolte nelle coperte che dormivano per strada, nel timore di nuove scosse.
In un comunicato, il ministro degli Interni del Marocco ha cercato di rassicurare la popolazione affermando che le autorità stanno mobilitando tutte le risorse umane e logistiche necessarie per fornire soccorsi immediati, inclusi team di ricerca e salvataggio.
Inoltre, l’esercito marocchino ha annunciato che il re Mohammed VI ha autorizzato l’intervento e la supervisione delle forze armate per fornire supporto. “Abbiamo dispiegato unità di risposta rapida, aerei, elicotteri, droni e centri tecnici e logistici per fornire il necessario supporto alle aree e alle abitazioni colpite”, si legge in un comunicato.
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