I funzionari ADM di Livorno in servizio presso il reparto controlli allo sdoganamento hanno sequestrato 2.800 borse sportive in fibre sintetiche con inserti e accessori in plastica, di origine e provenienza cinese, risultate pericolose per la salute pubblica.
Sin dalle prime fasi della verifica della merce importata, i funzionari ADM, all’apertura del container, avvertivano un intenso odore di sostanze chimiche, tipiche della composizione di materiali in plastica, tale da dover procedere con cautela e attendere un’opportuna aerazione.
Grazie alle apparecchiature in dotazione all’Ufficio delle Dogane di Livorno è stato possibile individuare le parti in PVC, collocate sia sull’impugnatura che sulla spallina della tracolla. Un esemplare della merce è stato analizzato dal Laboratorio Chimico ADM di Napoli, il quale ha confermato la presenza di ftalati oltre i limiti previsti dal Regolamento europeo, rilevando una concentrazione venti volte superiore al consentito per le impugnature (2,35%) e quasi sessanta volte per le spalline della tracolla (5,81%).
Gli ftalati sono delle sostanze chimiche, esteri dell’acido ftalico, utilizzati per rendere i materiali plastici più resistenti e al contempo pieghevoli. Non a caso gli stessi rientrano tra i materiali inquinanti per l’ambiente e pericolosi per la salute umana: diversi studi hanno evidenziato i gravi rischi derivanti dall’esposizione agli ftalati, risultati collegati allo sviluppo di alcune patologie, come asma, diabete, problemi e disturbi di fertilità, e soprattutto rischi per il sistema endocrino dell’essere umano.
Pertanto l’Unione Europea ha da tempo inteso disciplinare l’utilizzo di diverse sostanze chimiche con il Regolamento CE 1907/2006 e il successivo Regolamento UE 2005/2018 che riguardano la registrazione, la valutazione, l’autorizzazione e la restrizione delle sostanze rientranti nei parametri “reach”, cioè, nel caso particolare, la famiglia degli ftalati (ftalato, dibutilftalato, benzilbutilftalato e diisobutilftalato), i quali non possono essere utilizzati nei prodotti qualora la concentrazione singola o combinata sia pari o superiore allo 0,1% in peso del materiale plastificato.
Sulla scorta degli accertamenti i funzionari ADM hanno proceduto al sequestro dell’intera partita di borse e alla denuncia alla Procura della Repubblica di Livorno del titolare della ditta importatrice, resosi responsabile, a norma di legge, della dichiarazione di importazione equiparata alla immissione sul mercato di prodotti potenzialmente pericolosi per la salute pubblica e l’ambiente.
L’esito dell’operazione ribadisce ancora una volta il costante impegno dell’Agenzia delle Dogane e dei Monopoli per il contrasto di illeciti non solo di natura tributaria ma anche extratributaria.
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