“Giancarlo Siani ha rappresentato un esempio altissimo di professionalità e di impegno civile. Testimone attento e osservatore acuto, è stato barbaramente ucciso a soli 26 anni per aver rivelato, attraverso il suo giornalismo d’inchiesta, le dinamiche e gli interessi della criminalità organizzata a Napoli e le sue strategie di affiliazione con i sodalizi radicati in altre regioni”.
Così afferma in una nota dichiara il ministro dell’interno Matteo Piantedosi a 38 anni dall’assassinio del cronista napoletano, ricordando in tale ambito l’importante azione svolta dal “Centro di coordinamento dell’attività di monitoraggio, analisi e scambio permanente di informazioni sul fenomeno degli atti intimidatori nei confronti dei giornalisti” istituito al Viminale, che opera per individuare sempre più efficaci strategie tese a prevenire e contrastare ogni forma di minaccia e violenza nei confronti degli operatori del mondo dell’informazione.
Piantedosi spiega: “Siani ha saputo raccontare, con rigore e coraggio, senza mai indietreggiare, le complesse trame con cui la malavita tentava di condizionare il tessuto sociale ed economico del territorio, pagando con la vita la sua battaglia per la libertà di informazione, libertà che difese sempre strenuamente come principio fondante del nostro ordinamento democratico”.
Articolo pubblicato il giorno 23 Settembre 2023 - 11:00