A “1 Football Club”, programma radiofonico condotto da Luca Cerchione in onda su 1 Station Radio, è intervenuto Michele Padovano, ex calciatore, tra le altre, di Napoli e Juventus.Di seguito, un estratto dell’intervista.
Il gol di Osimhen contro l’Udinese può aver scacciato il malumore del ragazzo? “Me lo auguro, per i tifosi e per l’ambiente.
Vedere quella reazione, dopo essere stato sostituito all’ottantesimo, non mi è piaciuto.Ogni calciatore, infatti, deve rispettare le scelte del tecnico ed i calciatori che entrano sul terreno di gioco.
Mi auguro che la rete possa aver risolto le recenti vicissitudini, aiutando la squadra nel suo percorso in stagione”.
A cosa è dovuta la crescita degli azzurri nelle ultime settimane? “Quando si cambia allenatore, cambiano i metodi e tante altre cose.Tuttavia, sono dell’opinione che, quando una società è forte, gli elementi possono cambiare senza che ne risenta il risultato.
Nello specifico, il Napoli deve tornare ad essere la squadra solida e divertente dei mesi scorsi”.
È possibile parlare, come sostenuto da qualcuno, di autogestione in un club come il Napoli? “Parto dal presupposto che le squadre vincenti sono quelle che, all’interno del club, vantano gente disposta al sacrifico, sia sul campo che in dirigenza.Non so cosa voglia dire l’espressione autogestione, e sinceramente ci credo poco. È fondamentale che ognuno sia al posto giusto e sappia cosa fare.
Esiste un preparatore atletico ed un allenatore che aiutino i giocatori ad affrontare gli impegni di una stagione”.
Tutto quel che è accaduto in questi gironi può aver inficiato il rapporto tra squadra e Osimhen? “Sicuramente non aiuta, questo è poco ma sicuro.Un calciatore deve essere sereno per poter esprimere le proprie potenzialità.
Soltanto le parti in causa sanno realmente cosa è accaduto, anche se, ormai, non mi sorprenderei più di nulla.Se un giocatore si impunta e vuole andare, al club non resta che accontentarlo…
Non posso che augurare al club ed ai tifosi di risolvere quanto prima tale vicenda.Eventuali screzi, infatti, rischiano di inficiare anche i risultati in campo”.
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