“Con Giorgio Napolitano scompare una delle figure più eminenti della vita politica del nostro Paese, un esponente tra i più autorevoli della classe dirigente meridionale, espressione da sempre di una cultura riformista e meridionalista”. E’ il ricordo del presidente della Regione Campania, Vincenzo De Luca.
“È stato una figura lontana da ogni demagogia ed espressione del senso dello Stato in tutte le funzioni che ha ricoperto, da quelle di governo a quelle parlamentari, alla Presidenza della Repubblica. In quest’ultima responsabilità è stato esempio di correttezza, di imparzialità e senso dello Stato. I miei più profondi sentimenti di cordoglio alla moglie Clio, ai figli e alla famiglia”, conclude.
“Grande è la tristezza e profondo è il mio dolore per la scomparsa di Giorgio Napolitano. Giorgio è stato un protagonista assoluto della vita politica e istituzionale ed una personalità di primo piano anche nel panorama internazionale. Alla moglie Clio ed ai figli le condoglianze più sentite ed un forte abbraccio”. Così Antonio Bassolino.
“Il Presidente Napolitano è stato un grande statista che in certi momenti difficili è riuscito a tenere insieme il Paese. Era molto legato al nostro ateneo e sicuramente organizzeremo un evento per ricordarlo”. Così il rettore dell’Università Federico II di Napoli, Matteo Lorito, sulla morte del Presidente emerito della Repubblica Giorgio Napolitano, scomparso oggi all’età di 98 anni.
Napolitano, che ha conseguito la laurea in Giurisprudenza nel 1947 proprio nell’ateneo federiciano, era “il terzo Presidente della Repubblica laureato nella nostra università, dopo De Nicola e Leone”, sottolinea con orgoglio Lorito. “Era molto legato al nostro ateneo – prosegue – ricordo una sua visita anni fa in occasione dell’inaugurazione dell’anno accademico. Già negli anni dell’università aveva una statura politica molto importante tra gli studenti. Era attivo nel movimento dei consigli studenteschi, delegato nazionele del congresso universitario, faceva parte di un gruppo antifascista già dal 1942″.
L’università, che nel 2024 celebrerà gli 800 anni dalla sua fondazione, organizzerà un evento per ricordare la figura di Giorgio Napolitano, ma si pensa anche a “qualcosa di più duraturo”
, spiega Lorito: “Oltre alla carica che ha rivestito è stato un grande statista, che in certi momenti ha tenuto insieme il Paese. Pensiamo al 2011, ma anche alla virata che ha indotto il Pci verso una visione molto più progressista di quella che poteva avere in quel momento. Credo sia stato un uomo che abbia fatto la differenza. E’ stato un Presidente interventista in momenti difficili. Possiamo dire – conclude il rettore della Federico II – che si è preparato davvero bene sui nostri scranni”.“A nome dell’Amministrazione comunale e di tutta la città, esprimo grande cordoglio per la morte del Presidente Giorgio Napolitano. Ha sempre difeso i principi fondamentali della Costituzione ed ha rappresentato Napoli ai massimi livelli con uno straordinario senso delle Istituzioni. In segno di lutto, ho subito disposto le bandiere a mezz’asta al Comune”. Così il sindaco di Napoli Gaetano Manfredi. Le bandiere a lutto state esposte a Palazzo San Giacomo e al Palazzo di Via Verdi, sedi del Comune di Napoli.
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