Vincere in Champions League fa bene, specie quando si è l’unica squadra italiana a farlo, ma non risolve tutti i problemi dell’avvio di stagione del Napoli.Il successo arrivato nel finale – grazie alla pressione della squadra azzurra ma concretizzato solo dall’autogol portoghese – rasserena la squadra di Garcia dopo il campanello dell’allarme dell’unico punto negli ultimi 180′ di campionato.
La capacità di vincere esiste ancora, la sicurezza dell’orchestra che sa suonare insieme la sinfonia del gioco è ancora molto lontana.Il tecnico Garcia ha chiuso il match in Portogallo con il sorriso ma anche con la consapevolezza che molto c’è da migliorare, cercando un equilibrio tra il gioco dello scorso anno e la sua impronta.
Dopo la vittoria sul campo del Braga la prossima tappa in Champions è la sfida al Maradona contro il Real Madrid, anch’esso vincitore ieri con un gol nel recupero contro l’Union Berlino.La prima vera supersfida dell’anno, cui il Napoli vuole arrivare pronto con la testa e con i muscoli.
Sulle condizioni fisiche si soffermerà domani il tecnico che conoscerà lo stato di Rrahmani e Cajuste: il difensore è uscito ieri dopo pochi minuti per un risentimento muscolare alla coscia sinistra, mentre Cajuste ha avvertito un problema muscolare in allenamento e ha visto il match in tribuna.Il loro ritorno sarebbe prezioso per il match di domenica sul campo del Bologna, dove la squadra vuole ritrovare la vittoria anche in campionato.
L’abbraccio collettivo dopo il gol del vantaggio segnato da Di Lorenzo in Portogallo è l’immagine di una squadra unita nel voler vincere, un momento in cui Politano ha poi coinvolto anche il tecnico Garcia per evidenziare che lo stato d’animo del Napoli di oggi deve essere uguale a quello di ieri.Naturalmente però servono i gol, di Osimhen e Kvaratskhelia.
Il bomber nigeriano anche ieri non ha segnato ma ha ricevuto il premio Uefa come miglior giocatore in campo.Ora vuole a tutti costi esultare per il gol.
Articolo pubblicato il giorno 21 Settembre 2023 - 18:37