Nel quartiere partenopeo del Vomero, con la ripresa delle attività dopo la pausa estiva, s’intensificano in questi giorni le perplessità e le polemiche, per dire no alla realizzazione di nuovi parcheggi interrati privati
A intervenire ancora una volta sull’annosa vicenda è Gennaro Capodanno, ingegnere, presidente del Comitato Valori collinari, già numero uno della Circoscrizione e fondatore sul social network Facebook del gruppo: “La collina dice basta a cantieri e scavi”.
“ Ancora una volta ribadiamo un secco no alla realizzazione di parcheggi privati interrati che, tra l’altro, rischiamo di ridurre la collina di Napoli a un vero e proprio colabrodo, con ripercussioni immaginabili pure sull’assetto del sottosuolo – afferma Capodanno -.
Anche in considerazione del fatto che molti dei box realizzati negli ultimi anni nell’ambito della municipalità collinare, immessi sul mercato a prezzi di svariate decine di migliaia di euro, non hanno sempre trovato facilmente acquirenti.
Dunque ci domandiamo che senso abbia continuare a realizzare altri box interrati privati a poche centinaia di metri da quelli invenduti, dal momento che la domanda allo stato risulterebbe inferiore all’offerta “.
“ Con l’occasione – puntualizza Capodanno – rimarchiamo ancora una volta la politica fallimentare, in tema di viabilità, dell’amministrazione comunale partenopea, per la mancata attuazione di un progetto complessivo che riduca la notevole mole di autovetture presenti sulla collina, invece che agevolarla e incrementarla con la creazione di ulteriori parcheggi.
Mi riferisco, in particolare, al potenziamento e al miglioramento del trasporto pubblico in un’area dove sono presenti ben tre funicolari e tre stazioni del metrò collinare, quelle delle piazze Vanvitelli, Quattro Giornate e Medaglie d’Oro.
Un trasporto pubblico su ferro che purtroppo, da diverso tempo a questa parte, manifesta continui disservizi e malfunzionamenti, come testimoniato, da ultimo, dalla chiusura della funicolare di Chiaia da quasi un anno, senza che siano neppure ancora partiti i lavori di revisione ventennale “.
” Intanto – sottolinea Capodanno -, in questi giorni, sono iniziati i lavori per la realizzazione di un parcheggio privato su tre piani interrati e con nessun vincolo di pertinenza, in via Aniello Falcone, all’altezza del civico 249, nei pressi della traversa privata Diaz, sotto un’area di circa 4mila mq.
Dove un tempo sorgevano campi da tennis e dove da oltre un decennio è installata un’imponente gru, che ha suscitato numerose polemiche, salendo più volte alla ribalta delle cronache anche per le preoccupazioni dei residenti, legate alle oscillazioni nelle giornate ventose.
Un parcheggio che prevede la realizzazione di tre piani interrati, con 118 box, con dimensioni che vanno da 15 mq in su e con prezzi che partono da 80mila euro a salire, come si legge sull’apposito sito internet “.
Un parcheggio – ricorda Capodanno – che destò numerose perplessità, dopo che il TAR della Campania, con una sentenza del 2009, respingeva il ricorso presentato dalla società immobiliare Belvedere s.p.a. per l’annullamento del decreto della Sovrintendenza per i beni architettonici e paesaggistici di Napoli, del 18 settembre 2008, col quale era stato annullato il decreto di autorizzazione paesaggistica del Comune di Napoli n. 19 del 23 maggio 2008.
Relativo alla richiesta della stessa società al Comune di Napoli di costruire in via Aniello Falcone, per l’esattezza alla traversa privata Diaz, in un’area ricadente in zona paesaggisticamente vincolata, un parcheggio interrato stanziale e non pertinenziale con sistemazione della sovrastante superficie da destinarsi a spazio pubblico attrezzato per gioco e sport.
Una vicenda che va avanti dunque da quindici anni e che solo di recente è arrivata alla conclusione con l’inizio dei lavori “.
Sulle questioni sollevate Capodanno lancia l’ennesimo appello all’amministrazione comunale partenopea, segnatamente al sindaco di Napoli, affinché venga scongiurata la possibilità della costruzione di nuovi parcheggi interrati privati nell’ambito della municipalità collinare.
Articolo pubblicato il giorno 22 Settembre 2023 - 14:42