Ecco il vero Napoli, ecco il vero Victor Osimhen.Risposta perentoria degli azzurri alle critiche e alla bufera social scatenatasi nelle ultime ore attorno all’attaccante nigeriano (che torna al gol): contro l’Udinese al Maradona finisce 4-1 per il ritorno alla vittoria degli uomini di Garcia dopo tre stop consecutivi in campionato.
Osimhen sì, Osimhen no?
Per Garcia nessun dubbio: il nigeriano scende in campo dal 1′ nell’attacco completato da Politano e Kvaratskhelia.Dietro ai soliti tre di centrocampo, Lobotka–Anguissa–Zielinski, tornano a schierarsi Natan e Ostigard mentre Mario Rui è il preferito a sinistra.
Capitan Di Lorenzo dall’altra parte, Meret tra i pali: questo l’undici azzurro.Difesa a tre consueta per l’Udinese: davanti a Silvestri i soliti Bijol e Perez e la novità Kristensen, alla seconda consecutiva da titolare. Walace, Lovric e un altro neo acquisto, Payero, si piazzano a centrocampo con Ebosele e Kamara sugli esterni.
In attacco Thauvin al fianco di Lucca.
Il Napoli parte fortissimo: giro palla veloce e pericoloso nella metà campo avversaria e, passati i primi minuti, arrivano anche le occasioni.All’11’ Zielinski si divora l’1-0: grande aggancio del polacco in area che salta Bijol e calcia al volo da ottima posizione, mandando però alto.
Poco dopo si fa vedere anche Kvaratskhelia: conclusione a giro dalla sinistra che si spegne sul fondo non di molto.Al 16′ la svolta: decisivo ancora Kvara che entra in area, sterza e viene toccato da Ebosele.
L’arbitro Manganiello prima lascia correre, poi al VAR corregge la decisione: calcio di rigore per il Napoli.Garcia indica Osimhen come rigorista, ma il nigeriano cede il penalty a Zielinski: ciò che importa è l’esito, palla in buca d’angolo e azzurri in vantaggio.
L’Udinese avrebbe anche gli spazi per provare a far male, soprattutto la distanza: i vari tiri di Payero e Lovric sono insidiosi ma non centrano lo specchio della porta.Dall’altra parte invece Kvaratskhelia trova lo specchio ma anche la grande risposta di Silvestri, che tiene l punteggio ancorato sull’1-0 in tuffo.
Al 39′ il raddoppio dell’uomo più atteso e più discusso: delizioso tocco di Politano di esterno per l’inserimento centrale di Osimhen che di destro non trema a tu per tu con Silvestri, palla all’angolino e 2-0 che mette in ghiaccio la partita.Nel finale ancora Lovric ci prova da fuori sfiorando la traversa: palla fuori, si va a riposo con il Napoli avanti di due lunghezze.
Ripresa autoritaria quella degli uomini di Garcia, in totale controllo del gioco e del risultato.
Nei primi 15′ arrivano anche due opportunità gigantesche per fare tris e archiviare definitivamente la pratica.La prima è una zampata in allungo di Osimhen, che al 54′ su suggerimento di Lobotka incrocia con il destro sfiorando il palo opposto.
Quattro minuti Kvaratskhelia va ad un passo dal ritorno al gol: piattone al volo su cross di Politano che si infrange sul palo.Tempo di cambi al 62′: esce tra gli applausi del Maradona Osimhen, spazio a Simeone.
Fuori anche Politano per Lindstrom.I neo entrati iniziano con il piede giusto: il danese imbuca dopo poco per il Cholito che però calcia male davanti a Silvestri.
Al 68′ la fortuna volta ancora le spalle a Kvara, che colpisce un palo interno clamoroso con un tiro da fuori area.Il terzo cambio, al 71′, è l’ingresso di Cajuste per Zielinski.
Dopo due pali e tante occasioni, finalmente arriva la gioia personale per Kvaratskhelia: erroraccio di Bijol in fase di disimpegno, il georgiano riconquista palla, salta con uno scavetto Silvestri e insacca a porta vuota.E’ il 3-0 e soprattutto il ritorno al gol per il numero 77, protagonista poi di un’esultanza liberatoria con tutti i tifosi.
Seguono due gol nel giro di due minuti: rete da fuoriclasse di Samardzic che approfitta di una difesa azzurra un po’ ferma, salta tutti come birilli e batte anche Meret per il 3-1.Nemmeno il tempo di mettere il pallone a centrocampo che Kvaratskhelia scappa via sulla fascia e trova con un cross preciso Simeone: colpo di testa e ritorno al gol anche per il Cholito per il poker azzurro.
Finisce 4-1.
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