Un servizio a largo raggio per i carabinieri della compagnia di Bagnoli che hanno setacciato le strade del rione Traiano.
Rinvenuta – all’interno di un muro perimetrale di un complesso residenziale di via Catone – una busta con all’interno 337 grammi di hashish, 300 grammi di marijuana, 84 grammi di cocaina e 11 grammi di “tusi” (quella chiamata “la cocaina rosa”). Nella busta anche la somma di 540 euro.
Indagini in corso da parte dei carabinieri del nucleo operativo volte ad individuare i responsabili.
Venduta a 400 euro a dose, la 2C-B (o 4-bromo-2,5-dimetossi-feniletilamina) fu sintetizzata da Alexander Shulgin nel 1974 ed è una sostanza psicoattiva con pesanti effetti di tipo psichedelico. Fu inizialmente commercializzata come farmaco afrodisiaco e venne impiegata anche nel trattamento delle patologie psichiatriche, ma a causa dei suoi effetti psicoattivi si decise di ritirarla dal mercato.
Purtroppo la sostanza cominciò ad essere impiegata per altro e divenne a tutti gli effetti uno stupefacente, assunto per via orale o per inalazione. In certi ambienti viene chiamata “2C” oppure “Tusì”, nome derivato dal suo presunto creatore. Viene chiamata anche cocaina rosa per il suo colore.
Il suo elevato costo, si parla di 400 euro a dose, l’hanno resa una droga per soli ricchi. Basti pensare che la “2C” è stata menzionata anche nell’inchiesta che vede come indagato l’imprenditore Alberto Genovese.
La cocaina rosa è un prodotto di laboratorio. Molti dei suoi effetti sono noti mentre altri devono ancora essere scoperti. Trattandosi di una sostanza psicoattiva può provocare allucinazioni e visioni, ma non solo. Dopo un momento di euforia iniziale, si passa presto ad agitazione, tremori fino a veri e propri attacchi di panico.
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