“I prossimi giorni di autunno avranno ben poco impatto sull’Italia”, conferma il meteorologo Edoardo Ferrara di 3bmeteo.com.
Questo è dovuto all’espansione dell’anticiclone subtropicale che dalla Spagna si estenderà fino all’Europa centrale, collegandosi a una cellula anticiclonica secondaria in Russia.
Nella maggior parte dell’Italia si prevede una situazione meteorologica stabile, in particolare al Centro-Nord, che sarà più direttamente interessato dall’alta pressione. Almeno fino al weekend e probabilmente anche all’inizio della prossima settimana, avremo quindi condizioni prevalentemente soleggiate e un clima diurno con caratteristiche ancora prettamente estive.
“Al Sud, in particolare in Calabria e in Sicilia, gli effetti della circolazione ciclonica isolata sullo Ionio si faranno ancora sentire per qualche giorno”, continua Ferrara di 3bmeteo.com. Ci potranno essere rovesci o temporali, accompagnati anche da venti forti come Tramontana, Maestrale o Grecale e mari mossi o molto mossi.
Le temperature saranno in linea con la media o inizialmente anche al di sotto, soprattutto nell’area ionica e nella bassa Sicilia. Tuttavia, entro il weekend anche in queste aree si prevede un’espansione più decisa dell’alta pressione, garantendo una stabilità atmosferica totale, un aumento delle temperature e un’attenuazione dei venti.
“In questi giorni assisteremo ancora una volta all’arrivo di un flusso di aria calda e umida di origine tropicale che raggiungerà il cuore dell’Europa, inclusi Baltico e Russia”, aggiunge Ferrara di 3bmeteo.com
. Lungo l’asse Spagna-Francia, le temperature in Europa centrale potranno essere superiori alla media, raggiungendo anche 8-10°C sopra le medie settimanali. Si prevede un caldo insolito anche in Italia, soprattutto al Centro-Nord, dove potremmo raggiungere picchi di 28-30°C, anche nei primi giorni di ottobre.
Al Sud, invece, dopo una fase attuale talvolta sotto la media, torneremo ad avere temperature lievemente superiori alla media. Il clima più fresco al Sud è causato dalla circolazione ciclonica sullo Ionio, che porterà correnti più fresche anche nel cuore del Sahara algerino, dove le temperature possono risultare persino più basse dell’area alpina.
È inutile sottolineare come questa nuova fase di caldo possa danneggiare ulteriormente i ghiacciai alpini, con lo zero termico che si attesterà tra i 4000 e 4400 metri, come in piena estate. “Non mancano le incursioni di aria fredda, come quella della scorsa settimana, ma principalmente al Centro-Nord queste situazioni vengono subito compensate dall’arrivo di aria calda subtropicale”, afferma Ferrara.
Al Sud, invece, le depressioni mediterranee favoriscono una dilatazione di queste fasi più fresche, ma anche qui si tornerà presto o tardi sopra la media. Al momento non si vedono cambiamenti significativi nell’assetto barico almeno fino all’inizio di ottobre, con un dominio dell’anticiclone (esclusi gli episodi instabili residui al Sud).
Dopo il 3-4 ottobre potremmo assistere a un afflusso di aria più fredda e instabile dall’Europa settentrionale, ma è ancora un’ipotesi da analizzare e confermare sia per i tempi che per gli effetti sul nostro territorio. Seguiranno aggiornamenti da 3bmeteo.com.
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