“Ora che Matteo Messina Denaro è morto, l’eredità del suo potere criminale a chi andrà?”.
È l’interrogativo che si pone il magistrato Massimo Russo, oggi alla Procura dei minori a Palermo, che per un decennio ha coordinato indagini nella mafia trapanese da sostituto della Direzione distrettuale antimafia di Palermo.
Russo, originario di Mazara del Vallo, spiega che “nel dopo Messina Denaro l’eredità del potere sarà una questione cruciale per la mafia in provincia e non solo. Ci sarà una successione in ambito prettamente familiare, oppure coinvolgerà altre persone? Bisognerà, certamente, continuare a indagare su tutto questo e sul suo patrimonio”.
Il magistrato sottolinea “l’importanza che ha avuto la mafia trapanese a fianco di quella corleonese, diventandone la forza motore, da qui l’importanza del ruolo anche dei Messina Denaro”.
E aggiunge: “Con la morte di Matteo Messina Denaro è ‘saltato il tappo’ e quindi i cittadini non hanno più ragione d’avere paura. Le indagini danno contezza che lui interloquiva a più livelli e la sua presenza condizionava il tessuto economico e sociale.
Ora, per l’intera provincia, è il tempo del riscatto: non si può continuare a demandare alle forze di polizia e alla magistratura. È necessario mettere in campo tutte le iniziative che seminano bene, sviluppo e cultura della legalità. Il cambiamento interpella ciascun cittadino: adesso è tempo di agire”.
Un incendio è scoppiato questa mattina alla Vela Rossa di Scampia, in un'appartamento al terzo… Leggi tutto
La Juve Stabia batte Cesena 1-0 con il primo gol in campionato di Romano Floriani… Leggi tutto
Nascondeva addosso 20 grammi di marijuana e, quando i carabinieri gli hanno intimato di fermarsi,… Leggi tutto
La giornata di domenica 22 dicembre a Napoli sarà caratterizzata da un clima variabile, con… Leggi tutto
Nel Cilento, in provincia di Salerno, i cittadini hanno dato vita a strutture natalizie uniche… Leggi tutto
Il mare subirà diverse variazioni nel corso della giornata, passando da condizioni mosse a condizioni… Leggi tutto