E alla sesta l’Inter si fermò. Dopo la Juventus, il Sassuolo strappa un altro scalpo di una big, espugnando San Siro in rimonta ispirato da Berardi e regalando la prima sconfitta agli uomini di Simone Inzaghi, che arrivavano da cinque vittorie nelle prime cinque gare di campionato.
Una corsa che si interrompe di colpo per i nerazzurri, anche se qualche avvisaglia si era già intravista nelle difficoltà con la Real Sociedad in Champions League e con l’Empoli. In vetta alla classifica così Lautaro Martinez e compagni vengono raggiunti dal Milan (con la Juventus a -2), ma soprattutto dimostrano di non aver curato del tutto le difficoltà della passata stagione, visti i tanti punti persi contro le squadre non di primissimi rango.
Una prestazione in calando per l’Inter, partita bene ma che si è persa minuto dopo minuto, crollando a inizio ripresa nonostante il vantaggio firmato Dumfries nel finale del primo tempo. E uno zampino lo mette anche un tutt’altro che perfetto Sommer, il cui goffo intervento su un tiro di Bajrami ha portato al pareggio del Sassuolo prima della magia di Berardi che ha regalato i tre punti ai neroverdi.
Sulla spinta degli oltre 70mila di San Siro, l’Inter appunto aveva cominciato bene, spingendo subito sull’acceleratore con Thuram a sgasare e a collezionare calci d’angolo (ben tre nei primi cinque minuti). L’errore dei nerazzurri è stato poi però quello di rallentare, forse con troppa sicurezza dei propri mezzi, come se sapessero che prima o poi una occasione per sbloccare il risultato sarebbe arrivata.
Il problema però è che il Sassuolo nel frattempo ha preso fiducia e campo, con Darmian a chiudere all’ultimo su Pinamonti e Sommer a rispondere presente prima su Toljan e poi su Bajrami. Quando però i neroverdi sembrano aver preso in mano la gara, arriva la zampata dell’Inter in ripartenza: azione personale di Dumfries che salta Viti e col mancino sblocca il risultato.
Ma che non sia tutto a posto lo dimostra subito dopo Calhanoglu, che regala l’occasione a Bajrami per pareggiare ma il centrocampista non riesce a insaccare dopo aver superato Sommer. Quelli che sembravano solo segnali nel primo tempo, a inizio ripresa diventano certezze, perché gli uomini di Inzaghi praticamente non escono dagli spogliatoi.
Erlic ha subito la palla per l’1-1, ma di testa da dentro l’area piccola non riesce a centrare lo specchio, col pallone che esce di pochi centimetri. Ma è solo questione di minuti, perché Berardi trova l’inserimento di Bajrami, destro secco che Sommer si butta malamente in porta e pareggio del Sassuolo.
E i neroverdi non si fermano, ispirati ancora da Berardi: stavolta l’esterno si mette in proprio, salta Mkhitaryan e con uno splendido mancino al volo porta avanti gli ospiti. Inzaghi prova a ribaltare con i cambi e l’ex Frattesi ha subito la palla per il pari, ma è bravo Consigli in uscita a chiudere.
Ma è solo un lampo, perché Laurienté ha due volte l’occasione per il 3-1 trovando però Sommer sulla sua strada. Sono le ultime emozioni, l’Inter non ha nemmeno la forza per l’assalto finale se non per una opportunità sprecata da Lautaro: ride il Sassuolo, la corsa di Inzaghi dopo l’avvio sprint si ferma.
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